Lo scorso marzo Federico Gregorio, dai seggi della minoranza consiliare, aveva decisamente contestato il Pec della ditta Ar. Casa srl in via Piramide e aveva lasciato intendere che la questione delle nuove costruzioni non sarebbe finita con la scontata approvazione assembleare.
Federico Gregorio, consigliere comunale di minoranza e consigliere regionale della Lega nord.
L’intervento edilizio era stato duramente criticato per il previsto, notevole incremento delle unità abitative in una zona già congestionata nei servizi (le fognature in quest’area hanno annosi problemi) e nella viabilità (ci sono pochi parcheggi e la strada è molto stretta). Gregorio aveva in particolar modo osteggiato – tacciandola di illegittimità – la convenzione comunale con la ditta costruttrice perché monetizzava una cubatura teorica in cambio di una superficie maggiore, senza offrire la dismissione di alcuna area di pubblica utilità e senza aver ottenuto il parere favorevole della Commissione edilizia comunale.
L’Amministrazione del sindaco Fiorenzo Prever aveva allora risposto confidando nell’operato del proprio Ufficio tecnico, cui non risultavano in quel momento problemi di regolarità per approvare il Pec. Pochi giorni fa, però, alcuni abitanti della zona, tra cui i familiari dello stesso Gregorio, hanno presentato ricorso al Tar del Piemonte contro il Sindaco di Narzole e nei confronti della società Ar. Casa srl per ottenere l’annullamento, e prima ancora la sospensione cautelare di quella deliberazione consiliare.
Il sindaco di Narzole Fiorenzo Prever, riconfermato nel maggio scorso.
Il Comune dovrà quindi costituirsi in giudizio e per questo ha affidato l’incarico per la propria difesa e rappresentanza agli avvocati dello studio Golinelli di Mondovì. La delibera di Giunta che ha così deciso ha previsto un impegno di spesa per un importo presunto di settemila euro, comprensivo di oneri fiscali per la liquidazione degli onorari.
Miranda Ciravegna
