Per esplorare i retroscena della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, parliamo con Maurizio Marello, sindaco di Alba.
Che cosa cambierà quest’anno nell’organizzazione e nel programma della rassegna?
«Credo che il programma della Fiera parli da sé, con la ricchezza e la varietà delle manifestazioni previste. Abbiamo voluto coinvolgere, ancor più che nel passato, diverse realtà locali, in modo che la Fiera divenga sempre più un bene cittadino. In questo modo riteniamo anche di poter attutire l’impatto di una disponibilità di risorse piuttosto ridotta rispetto agli anni passati. Comprendiamo i motivi per cui tanti amici ci possono aiutare meno di quanto abbiano fatto gli anni scorsi, e non possiamo certo condannarli. Ma è giusto segnalare il problema che queste decisioni pongono».
La crisi economica, infatti, non manca di travagliare anche il nostro territorio, sebbene molti si ostinino a considerarlo “un’isola felice”. Quale il ruolo del tartufo in questa congiuntura?
«Se ragioniamo secondo parametri unicamente quantitativi, il tartufo potrebbe essere considerato come un genere di secondaria importanza. Ma sappiamo che, al di là dei dati numerici, il tartufo è, assieme al vino, il prodotto simbolo della nostra terra. La sua rilevanza va quindi ben al di là della pura dimensione economica, sebbene quest’ultima non risulti del tutto trascurabile. Il fascino del Tuber magnatum pico è ciò che attira fiumane di persone nelle settimane d’autunno, è ciò che fa risuonare il nome di Alba nei ristoranti di tutto il mondo. Può essere pertanto qualcosa che, come genialmente richiama il titolo dato quest’anno alla Fiera, ci può aiutare ad andare “oltre la crisi”».
Dunque siete ottimisti. In termini più concreti, quali le previsioni sul risultato della Fiera?
«Se fossi in grado di prevedere l’esito, avrei doti soprannaturali. Mi spiego meglio: tanti elementi influiranno nel determinare la quantità di persone che raggiungeranno Alba durante la rassegna. Il primo e fondamentale parametro predittivo è il tempo atmosferico. Se avremo dei fine settimana di pioggia, tantissime persone saranno scoraggiate dal muoversi. Tuttavia, se ci sarà bel tempo, sono convinto che i numeri regaleranno formidabili soddisfazioni ».
Matteo Viberti