Ci sono due prospettive. La prima è quella dell’Agenzia territoriale per la casa (Atc), che un anno fa riceve una segnalazione: in un alloggio assegnato dall’Atc a una famiglia marocchina in via De Gasperi non abiterebbe nessuno da tempo. L’Agenzia potrebbe riassegnarlo e darlo a un’altra famiglia bisognosa. Cominciano le investigazioni in collaborazione con la Polizia municipale. Spiega il vicepresidente dell’Atc, Paolo Spolaore: «Dopo ripetuti controlli è stato constatato che nell’alloggio non viveva più nessuno. Inoltre, abbiamo verificato che la famiglia assegnataria aveva ottenuto il nulla osta per il trasferimento di uno dei figli in una scuola marocchina».
Pochi dubbi dunque. Dato che l’emergenza abitativa incalza, un alloggio libero è manna dal cielo. Il 28 settembre viene affisso un avviso: «Si pregano gli inquilini di contattare urgentemente gli uffici dell’Atc». Poiché non accade nulla, il 10 ottobre si procede allo sgombero. Atc e Polizia municipale entrano nell’abitazione e ne requisiscono il contenuto. Tutto spedito al macero. Tranne fotografie e oggetti sacri, consegnati a un connazionale. Conclude Spolaore: «Per evitare ingiustizie, la scorsa settimana è stato comunicato al Comune di Alba che l’alloggio era nuovamente disponibile: le liste d’attesa di persone in difficoltà abitativa sono lunghe, abbiamo fatto il nostro lavoro».
Tutto fila liscio. Se non fosse che, qualche giorno fa, gli inquilini riappaiono. La seconda prospettiva è affidata all’assessore alla famiglia Mariangela Roggero Domini: «La famiglia ha sostenuto di possedere documenti – non controllati, perché la questione non spetta al Comune, ma all’Atc – che dimostrano come, nell’ultimo anno, abbia vissuto qui». Il Comune è in stand by, attende verifiche. Oggi né l’Atc né l’Amministrazione sono a conoscenza del luogo in cui vive la famiglia, ma si sospettano azioni legali. Conclude Domini: «La situazione è molto delicata. Dobbiamo indagare su ogni passaggio della storia, senza escludere la segnalazione». La crisi abitativa dilaga pure nel tessuto locale, e anche se entro breve saranno disponibili sette alloggi da destinare agli indigenti, l’Assessore lascia intendere l’urgenza di risolvere il pasticcio di via De Gasperi.
Matteo Viberti