Tra lacrime e sacrifici, tagli e nuove tasse, il Consiglio comunale ha approvato prima di Natale (giovedì 22 dicembre) il pareggio di bilancio poco inferiore ai 36 milioni. Le novità sono l’introduzione della tassa di soggiorno e ovviamente il varo dell’Imu, che sostituisce l’Ici, mentre resta invariata la tassa per la raccolta dei rifiuti (insieme a quelle per l’occupazione del suolo pubblico e le pubbliche affissioni), mentre cresce l’addizionale comunale all’Irpef.
«L’intervento sull’addizionale Irpef comunale», è il commento di Giovanni Fogliato, assessore alle finanze, «avviene con un aumento differenziato in base al reddito, istituendo la progressività dell’imposta. La soglia di esenzione, per redditi sino a 10.320 euro, è forse la più elevata tra le grandi città della nostra provincia». Tra le nuove tasse che i braidesi dovranno pagare, dopo il varo della riforma Monti, c’è la tanto discussa Imu.
«La normativa la prevede a un’aliquota standard», illustra Fogliato, «ovvero 4 per mille sulla primacasa e 7,6 per mille sulla seconda casa, ma con la metà del gettito così calcolato che andrà allo Stato. Raffrontando l’altra metà del gettito sulla seconda casa con l’intero gettito della prima casa rispetto alla vecchia Ici, con tutto quello che supera quest’ultima che verrà tagliato dai trasferimenti statali, registriamo per il nostro Comune un taglio di oltre 400 mila euro».
Una beffa unita al danno, ma per il Comune di Bra i tagli non sono finiti. «A questo », aggiunge l’Assessore, «bisogna unire un’ulteriore compartecipazione al contenimento della spesa pubblica stimato in 615.000 euro. Per le aliquote, abbiamo confermato quelle standard, anche perché le eventuali riduzioni sarebbero tutte a carico del bilancio comunale e, nell’Imu seconda casa, sono compresi anche capannoni, magazzini e negozi, con un eventuale aumento che avrebbe inciso sulle attività economiche già in un periodo di forte crisi, con conseguenze anche sull’occupazione e sull’appetibilità della localizzazione nel nostro Comune».
Si stringe la cinghia, si taglia dove si può e si cercano di completare le opere pubbliche messe in cantiere. «Due milioni e settecentomila euro nel 2012 verranno investiti per la realizzazione di una nuova scuola in via Gabotto», ha commentato Luciano Messa, assessore ai lavori pubblici, «mentre 400mila euro andranno per la riqualificazione di via Umberto e 180 mila euro per l’ampliamento di strada Crosassa. Verranno poi portate avanti alcune opere già previste nei bilanci passati, tra cui le riqualificazioni delle ex carceri di piazza Caduti per la libertà, con un intervento da mezzo milione di euro».
Al voto, il bilancio è stato approvato con il consenso dei gruppi di maggioranza Pd, Udc, Con Sibille per Bra, Impegno per Bra e La sinistra braidese, mentre la minoranza è stata meno granitica e ha espresso il voto contrario solo con Progetto Bra, Pdl e Bra domani.
Gianluca Oddenino