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L’ASTI-CUNEO porta il TERZO PONTE

La “lobby” degli albesi porta a casa la firma della concessionaria Asti-Cuneo su un “assegno” da 120 milioni, ma in tutto partiranno entro l’anno lavori per 800 milioni
TRASPORTI – Per una volta si rientra da Roma senza tagli, anzi con la firma di una società privata, la concessionaria Asti-Cuneo su un “assegno” da centoventi e più milioni di euro. A tanto ammontano i lavori sulla viabilità attorno all’autostrada – riassunti nello specchietto di questa pagina – che il gestore realizzerà attorno al lotto 2.6 tra Cherasco e Alba di cui la Conferenza dei servizi Stato-Regione ha appena approvato il progetto. Aggiungendo il “piatto” principale, ossia i nove chilometri di autostrada, si arriva alla strabiliante cifra di 800 milioni di euro che rappresentano i lavori che dovrebbero iniziare già nel 2012.
I dettagli. «La seduta della Conferenza ci ha dato modo di verificare la sussistenza dei “fondi Corsetto”, inseriti nella finanziaria 2006 e sopravvissuti ai tagli. Provincia e Regione possono così compartecipare, con 17,5 milioni, alla realizzazione delle opere complementari che saranno realizzate da Anas e concessionario autostradale», aggiunge Rossetto. «Si è inoltre specificato che ogni opera verrà realizzata secondo la singola maturità tecnica del progetto ma con tempi che dovranno coincidere con quelli di realizzazione dell’autostrada». Il successo dell’ultima ora è stato l’inserimento tra le opere aggiuntive anche della variante di Pollenzo di via Nogaris.
 Regione pronta al veto.  «Risultato importante per l’albese, finalmente vediamo avvicinarsi con certezza infrastrutture che da tempo attendevamo. La Regione (alla Conferenza erano presenti il presidente Roberto Cota e Alberto Cirio) ha avuto un ruolo fondamentale, essendo l’unica con un diritto di veto, pronto a essere esercitato se non fossero state rispettate le richieste del nostro territorio. Credo che la vicenda dell’Asti-Cuneo abbia ricordato a tutti l’importanza di far squadra e penso anche che abbia reso chiaro quanto sia importante avere una rappresentanza albese a Torino».
«Un risultato molto positivo per Alba e per tutto il suo territorio». È la prima reazione del sindaco Maurizio Marello a conclusione della seduta della Conferenza dei servizi. «Grazie alla determinazione con cui, in assoluta unità di intenti, sempre si sono mosse, senza distinzioni di posizione politica, tutte le componenti del Consiglio comunale, e grazie anche alla fattiva collaborazione di Regione e Provincia», continua Marello, «Alba ha potuto conseguire oggi un risultato quale raramente nella sua storia aveva ottenuto. Potremo avere in tempi ragionevoli e certi un miglioramento sostanziale dell’intero quadro della viabilità albese. Problemi che da gran tempo ci assillano potranno, con questi interventi, essere risolti». Aggiunge il presidente del Consiglio Sebastiano Cavalli: «Disporremo di soluzioni viarie innovative che consentiranno di liberare dal traffico di attraversamento le aree più delicate e più densamente popolate della città».
 Via i camion da Bra. «È un’opera decisiva per una seria programmazione di carattere ambientale e viabilistica», commenta il sindaco di Bra, Bruna Sibille. «Si tratta di un’infrastruttura essenziale per controllare il flusso del traffico pesante, che oggi attraversa ancora Bra a poche centinaia di metri dal centro storico, ma soprattutto per fornire quel collegamento veloce con il nuovo ospedale in costruzione a Verduno».
Non è finita. «Il lotto 2.5, che attraversa Alba, è imprescindibile», conclude Rossetto. Ed è scritto, nero su bianco, nella documentazione della Conferenza. «Si tratta di uno spostamento nel tempo, mettendolo in coda, ma è punto fermo». «Rimane il problema della realizzazione del tratto autostradale che dovrà congiungere Mogliasso con Cantina di Roddi», aggiunge Marello, «ma oggi abbiamo posto le premesse perché anche quel tronco, successivamente alla realizzazione del 2.6, possa essere progettato e costruito».
 Dieci anni. Sono passati poco più di dieci anni dall’approvazione del “vecchio” progetto del lotto 2.6. La Conferenza dei servizi si chiuse il 7 febbraio 2002, preventivando un costo di 250 milioni per lo stesso tratto che oggi ne costa quasi 700.

 Giulio Segino

OPERE COMPLEMENTARI

Il piano delle opere complementari prevede interventi per un valore complessivo di 124 milioni di euro

  • 35 milioni per l’adeguamento della tangenziale di Alba
  • 28 per la realizzazione del “terzo ponte” sul Tanaro
  • 25 per l’adeguamento della provinciale Roddi-Pollenzo
  • 15,5 per la strada del nuovo ospedale di Verduno
  • 9,6 per il collegamento tra via Liberazione e via Rio Misureto
  • 5,7 per il collegamento tra “terzo ponte ”e Mussotto
  • 3,1 per il collegamento tra corso Nebbiolo e corso Europa
  • 2,2 per la variantedi via Nogaris a Pollenzo

Gancia: «Troppo pochi 11 metri al giorno»

COLLOQUIO – Grandi oneri per la realizzazione delle opere complementari all’autostrada saranno sulle spalle della Provincia, che ha già avviato la progettazione di alcuni interventi e gestirà la manutenzione dei tratti più importanti. Gazzetta ne ha parlato con la presidente Gianna Gancia, appena rientrata da Roma.
Qual è il suo punto di vista sulla situazione complessiva dell’Asti-Cuneo e sul lotto appena approvato?
«Profonda soddisfazione, ma non dimentico i ritardi di cui ci siamo dovuti fare carico, cercando d’invertire la rotta rispetto a opere la cui realizzazione era, quanto meno, incerta. Ho fatto un conteggio drammatico: dal 1998, anno della legge che stanziava i primi finanziamenti per l’autostrada, la realizzazione dell’Asti-Cuneo è cresciuta di 11 metri al giorno. Un passo lento, indubbiamente. Oggi imprimiamo un colpo all’acceleratore. E non è stato facile, né tanto meno scontato: al momento della mia elezione, eravamo all’anno zero, con il gioco di veti incrociati che impediva anche solo di ragionare. La soluzione attuale, per quanto temporanea in vista del lotto 2.5, è ottimale e ritengo che la Provincia abbia fatto bene a spendersi, per prima, in questa direzione, con il via libera a investimenti superiori a 800 milioni di euro, il più grande cantiere mai aperto sul nostro territorio».
Un capitolo importante è quello dei lavori sulla viabilità locale…
«Sono opere accessorie per definizione ma di fondamentale importanza. Su tutte, l’ammodernamento della tangenziale e della provinciale 7 nel tratto Pollenzo-Alba, compresa la strada dell’ospedale. E senza contare il terzo ponte sul Tanaro, intervento che la Provincia cofinanzia con dodici milioni di euro. In totale, siamo ben oltre i centoventi milioni di euro per investimenti che cambieranno drasticamente e in meglio la viabilità albese».
Quali sono i tempi di realizzazione del lotto 2.6?
«Quattro anni, garantiscono i progettisti, dall’avvio vero e proprio, che giungerà dopo il via libera dell’Anas. Una cosa è certa: non abbasseremo la guardia».
Novità e tempi per il lotto mancante, il 2.5?
«Il lotto 2.5 che attraversa Alba resta un obiettivo imprescindibile, che deve trovare spazio nella programmazione del piano finanziario dell’Asti-Cuneo. Per questo siamo tutti impegnati».

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