Don Claudio: «Siete miei amici»

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Don Claudio Carena farà il suo ingresso nella parrocchia di Cristo Re domenica 23 settembre alle 16 con la Messa celebrata dal vescovo di Alba monsignor Giacomo Lanzetti. Ecco le sue parole.

Come si rivolgerà ai suoi nuovi parrocchiani, don Claudio?

«Il mio primo saluto intende echeggiare quello rivolto da Gesù ai discepoli nell’ultima cena: “Vi ho chiamato amici… Voi siete miei amici”».

L’eredità di una personalità quale quella di don Valentino le incute qualche timore?

«Vado a fare il parroco a Cristo Re in un momentodifficile per la comunità. Come avviene in una famiglia quando muore una mamma o un papà, anche la morte di un parroco tanto amato, come è stato don Valentino, ha un effetto destabilizzante. L’affetto espresso a don Valentino mi ha però mostrato il volto di una parrocchia che sa amare. Quando il Vescovo mi ha chiesto di andare a Cristo Re, ho provato sentimenti di timore e smarrimento; sono consapevole di essere un “nano” sulle spalle di due “giganti”: don Stella e don Valentino, coadiuvati dai tanti viceparroci che si sono avvicendati. Tuttavia, ho fiducia nella comprensione dei miei parrocchiani».

Quale sarà, dunque, il suo approccio?

«Cercherò in primo luogo di essere me stesso. Desidero iniziare il mio ministero calandomi con umiltà nel solco tracciato dai miei predecessori, valorizzando ogni germe di bene, sicuro che l’amicizia crescerà di pari passo con la conoscenza della realtà, delle persone, delle risorse, delle tantissime cose belle, dei problemi vecchi e nuovi della “grande famiglia” che è la parrocchia, chiamata a scrivere la storia con la grammatica del Vangelo».

Dieci anni nel Roero hanno certamente lasciato traccia. Come vive questo momento?

«Il distacco dalle comunità di Baldissero, Montaldo e San Rocco mi è difficile. Umanamente fa soffrire. Anche molto. Sono convinto, però, che nessun parroco è proprietà di una comunità. E nessuna comunità è proprietà del suo pastore. Essere preti significa aver consegnato la propria libertà per un servizio disinteressato a Gesù e alla Chiesa. Essere parroci significa, anche etimologicamente, essere “pellegrini”, disponibili e disposti a levare la tenda per piantarla altrove quando le esigenze pastorali lo richiedono. Per questo, nel salutare i miei parrocchiani di prima, ho voluto far mie le parole del libro biblico di Giobbe: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!”».

Qual è il “suo” progetto per Cristo Re?

«Sono convinto che prima dei progetti vengano le comunità e prima delle comunità ci siano le persone. In piena sintonia con la pastorale diocesana, con la collaborazione del diacono e dei tanti laici impegnati in parrocchia, desidero ascoltare, conoscere e incontrare tutti per aiutare ciascuno – nella misura in cui sono capace – ad ascoltare, conoscere e incontrare Gesù, a leggere con i suoi occhi la realtà, ad amare con il suo cuore le persone che egli stesso pone sulle strade del nostro cammino, soprattutto le più ferite dalla vita».

m.g.o.

CHI È Don Claudio Carena nuovo parroco a Cristo Re

Nato a Veglia di Cherasco il 3 settembre 1966 don Carena ha appena compiuto 46 anni. Ordinato sacerdote da mons. Giulio Nicolini il 25 aprile 1992, licenziato in teologia dell’evangelizzazione nel 1993 presso la Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna, don Claudio è stato viceparroco di Monforte dal 1993 al 1995, vicerettore del Seminario diocesano dal 1995 al 2002 (dal 1999 al 2002 anche coparroco di Castiglione Falletto), parroco di Baldissero, Montaldo Roero e San Rocco di Montaldo dal 2002 al 2012. Il Parroco di Cristo Re è attualmente vicario episcopale per la pastorale e la formazione nella nostra Diocesi, docente di teologia sistematica all’Istituto superiore di scienze religiose e allo Sti di Fossano, oltre che notaio del Tribunale diocesano per le cause dei santi.

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