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GIRO DI VITE SUI RIFIUTI 25 per cento in più

Venerdì 16 e Sabato 17 Dogliani organizza una raccolta di rifiuti speciali

L’INTERVISTA Il primo gennaio 2013 entrerà in vigore la Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi), nuova tassa per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, che prenderà il posto della Tarsu. Sotto le torri albesi, questa tassa è sempre stata calcolata (eccezion fatta per alcune tipologie di contribuenti) adottando come criterio principale quello dei metri quadrati dell’abitazione. Tra qualche mese, salvo proroghe, si pagherà invece lo smaltimento dei rifiuti con una tariffa, che terrà conto non solo dei metri quadrati che misura l’immobile – faranno fede i dati catastali e non più quelli dichiarati –,ma anche del numero delle persone che lo abitano. L’altra novità imposta dal Governo, di forte impatto per i cittadini, è che per ogni metro quadrato catastale si dovranno pagare 30 centesimi di euro in più, il che determinerà un aumento secco in bolletta. Ne abbiamo parlato con l’assessore albese alle finanze Franco Foglino.

Foglino, perché lo Stato ha imposto questo aumento secco in bolletta?

«Credo per fare cassa. Ritengo questo provvedimento illegale e anticostituzionale, in quanto lo Stato richiede ai cittadini un tributo per un servizio che nemmeno offre. È infatti il Comune a occuparsi dei rifiuti. Se la nuova tassa verrà applicata come previsto dalla legge, ogni bolletta subirà un aumento compreso tra il 20 e il 25 per cento».

Perché di questo rincaro si parla soltanto ora, quando la legge che lo prevede è nota da diversi mesi?

«Come accade spesso in Italia, quasi tutti hanno pensato che il provvedimento sarebbe stato prorogato.Èvero che il decreto necessario per attuare la norma non è ancora stato emesso, ma ciò non implica che la legge verrà prorogata, anche perché quando questo Governo decide di incassare denaro lo fa e basta, senza pensare alla possibilità di un rinvio».

Il Comune di Alba si mobiliterà?

«Abbiamo già sollevato la questione in diversi incontri pubblici, ultimo dei quali l’assemblea regionale dell’Anci. Sono molto preoccupato e spero che, almeno da ora, vi sia una forte reazione di rifiuto, fatta propria anche dai cittadini, i quali possono farsi valere tramite i rappresentanti istituzionali eletti in Regione e in Parlamento».

Nel bilancio comunale che cosa cambierà?

«La nuova tassa sarà parte integrante del bilancio di previsione 2013. Considerando che i metri quadrati tassabili in città sono circa 2.700.00, il rincaro secco di 30 centesimi di euro per ogni metro determinerà una maggiore entrata di circa 800 mila euro, somma che verrà dirottata per intero nelle casse dello Stato. Di conseguenza, la spesa che il Comune sostiene per la gestione del servizio, nell’ambito dell’accordo con il Coabser, si attesterebbe a circa 5,7 milioni di euro, contro i 4,8 milioni attuali. I costi dell’apparato comunale che si occupa dei rifiuti verranno anch’essi inseriti nella Tares, cosa che potrebbe determinare un ulteriore aumento in bolletta».

Come verrà calcolato il tributo?

«L’importo della bolletta sarà il risultato della ripartizione tra i cittadini dei costi comunali fissi, calcolati sui metri quadrati, e di quelli variabili, calcolati sul numero di persone che abitano gli immobili».

Al di là della maggiorazione di 30 centesimi, sono più i vantaggi o gli svantaggi?

«A livello teorico, il calcolo che sta alla base della Tares è più corretto rispetto a quello della Tarsu ma, poiché nella pratica verrà attuato un vero e proprio cambiamento, le conseguenze potrebbero essere rilevanti. L’attuale tassa, nonostante sia stata spesso criticata poiché quello dei metri quadrati non viene considerato come il criterio di ripartizione ottimale, è comunque conosciuta e, in definitiva, accettata dai più. Il nuovo tributo susciterà discussioni e renderà necessarie verifiche e aggiustamenti».

Enrico Fonte

4 milioni e 800 mila euro

La Tassa per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu) incide in maniera rilevante sul bilancio comunale albese, di cui rappresenta quasi il 20 per cento. Nel bilancio attuale, la voce Tarsu prevede un movimento di denaro – proveniente dai cittadini – di 4 milioni e 800 mila euro. Di questi, 2 milioni e 800 mila euro vengono versati dal Comune, nell’ambito dell’accordo pluriennale con il Coabser (Consorzio albesebraidese servizi rifiuti), a Stirano e Aimeri per le operazioni di raccolta e trasporto dei rifiuti e per la pulizia e lo spazzamento della città. Gli altri 2 milioni di euro, invece, vengono impiegati per il conferimento e lo smaltimento dell’immondizia nella discarica di Sommariva Perno.

e.f.

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