Ultime notizie

Il punto di vista della Lega Nord

Rinnovo dei direttivi di quartiere, un ultimo appello per candidarsi

Si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei candidati Lega Nord della Granda alle prossime elezioni politiche del 24-25 febbraio: Michelino Davico, Bruno Vendemia e Giuliana Chiesa per il Senato e Stefano Isaia, Luigi Genesio Icardi, Sara Monetto e Anna Mantini per la Camera.

Ha aperto la conferenza il segretario provinciale Lega Nord Stefano Isaia: «Oggi diamo il via a una campagna elettorale breve, ma intensa e impegnativa, la squadra che il nostro movimento ha messo in campo è espressione del territorio e rappresenta in pieno l’impegno che da sempre contraddistingue la nostra forza politica. Ringrazio in anticipo i militanti ed i simpatizzanti che collaboreranno come sempre a questa maratona, tutti sono fondamentali per tutte le situazioni dal semplice volantinaggio all’organizzazione di eventi».

«Siamo l’unica forza politica che candida nelle liste esclusivamente persone espressione del territorio – ha dichiarato Roberto Cota – con il valore aggiunto di un capolista al Senato come Giulio Tremonti, candidato traino del movimento in tutte le Regioni». Cota ha citato il Piemonte come esempio per illustrare il programma Lega Nord: «È necessario modificare il sistema fiscale per dare respiro alle aziende, dando al territorio le opportunità che si merita. In Piemonte si contano un totale di 40 miliardi di entrate tributarie, di cui solo 15 miliardi tornano da Roma ora. Se si realizzasse il nostro programma, ovvero che ben il 75% di tali entrate possa tornare al territorio significherebbe avere ben 15 miliardi in più, che ci permetterebbero di intervenire su vari fronti: innanzitutto abbassare la pressione fiscale, abolire l’Irap, eliminare l’Imu sulla prima casa, ridurre l’Irpef tenendo conto delle varie fasce, sanare i debiti pregressi e soprattutto compensare ai tagli del Governo. Per realizzare tutto ciò è di strategica importanza la vittoria di Roberto Maroni in Lombardia, in quanto fino ad ora abbiamo tentato di cambiare questo sistema da Roma, presentando più volte progetti di riforme che sono stati puntualmente bloccati. Dalla secessione del ’96, siamo passati alla devolution del 2005 per poi arrivare al federalismo fiscale. Visto che finora il nostro territorio non è stato ascoltato, l’unica strada percorribile è la costituzione di un asse Piemonte-Lombardia-Veneto che possa fare pressione affinché le istanze del Nord siano finalmente ascoltate».

Un accenno alla manifestazione delle Cooperative dei servizi socio-assistenziali a Cuneo: «È doveroso compiere una distinzione tra chi lavora e difende i propri interessi e i servizi che vengono resi al cittadino. Questa confusione non tiene conto del fatto che troppo spesso esistono conflitti di interessi, non tanto in riferimento alle cooperative quanto invece a determinate categorie professionali che lottano per i propri interessi più che per i servizi resi. La Regione si sta impegnando per affrontare questa situazione, ereditata dalla giunta Bresso, la quale aveva scaricato una parte dei debiti della sanità sulle Asl».

«Negli anni passati la Regione ha accumulato ben 11 miliardi debiti – ha spiegato Cota – che il mio governo ha ereditato suo malgrado. Con la nostra giunta per la prima volta si è risanata la sanità, abbassando finalmente la spesa pubblica. Le recenti crisi di cassa di novembre e dicembre si sarebbero evitate se lo Stato avesse reso alla Regione i crediti che l’ente vanta nei suoi confronti pari a oltre un miliardo di euro».

Le misure della Regione per superare questo frangente: «Finpiemonte, cui le cooperative potranno ricorrere tra qualche giorno; in secondo luogo la certificazione del debito della Regione in modo che le banche possano erogare le risorse; inoltre la Regione sta lavorando affinché i debiti presso i propri creditori siano riconosciuti come finanziari e non commerciali».

Per quel che concerne i servizi socio-assistenziali Cota ha commentato: «La competenza su questa materia è dei Comuni e dello Stato. Quest’ultimo ha smesso di trasferire fondi, Monti ha infatti confermato l’azzeramento delle risorse. Nonostante la materia non fosse di sua competenza, nel 2012 la Regione è riuscita a supplire alle mancanze del Governo erogando oltre 110 milioni di euro sul socio-assistenziale».

Un accenno infine alla campagna elettorale: «Sarà condotta in mezzo alla gente, nel segno della tradizione leghista. Dispiace notare come il Pd abbia già fatto sapere che baserà la propria campagna sul contrasto nei confronti di Roberto Cota, dimostrando di sapersi schierare solamente contro i nostri utenti, contro le misure che la Regione ha messo in cantiere per rimediare agli errori commessi in passato».

Ha parlato anche il senatore Michelino Davico: «I risultati del Governo tecnico sono sotto gli occhi di tutti: in un anno la disoccupazione è salita superando l’11%, con oltre mezzo milione di persone in più che sono rimaste senza impiego, la tassazione ha toccato livelli record, l’Imu è stata applicata in modo scorretto, con il gettito derivante dalle prime case che è andato, guarda caso, a compensare il buco di Monte Paschi di Siena. È un onore avere come capolista Giulio Tremonti, il nostro obiettivo è portare avanti il progetto di Maroni e della Lega Nord a tutti i livelli: Regioni, Province e Comuni. I militanti ed i giovani del movimento credono fortemente nel nostro progetto e per questo scopo da sempre si battono e non intendono assolutamente smettere di impegnarsi: sarà una grande campagna elettorale».

A margine della Conferenza Stampa il Governatore Roberto Cota ha ricevuto una delegazione dei manifestanti delle Cooperative dei servizi socio-assistenziali. L’occasione è stata utile per ribadire il punto di vista della Regione. Sarà aperto in merito un tavolo di crisi cui prenderà parte l’Assessore Monferino per risolvere nell’immediato il problema della liquidità e dei pagamenti.

Banner Gazzetta d'Alba