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Bra prepara una serie di patti di amicizia

Il sindaco di Bra dispone la chiusura delle aree gioco

COMUNE Si preannuncia un finale di legislatura scoppiettante per i “Patti d’amicizia” che Bra intende stipulare con cinque città d’Italia, d’Europa e d’Africa. Si pensa a un bel progetto che porterà alla firma di questi “Patti d’amicizia”, una versione più moderna dell’istituto del gemellaggio, entro la fine del 2013. Vediamo quali saranno i Comuni coinvolti.

In Italia: Badalucco e Vinci. Badalucco è un piccolo Comune di 1.175 abitanti della provincia di Imperia, famoso per i fagioli, presidio di Slow Food; si vorrebbero “gemellare” i fagioli e la salsiccia braidese. Il 14 luglio il sindaco Bruna Sibille e il consigliere Lino Ferrero sono stati invitati alla tradizionale festa. Vinci è un Comune della Toscana, sulle pendici del Montalbano, noto per aver dato i natali al grande Leonardo da Vinci. La motivazione del gemellaggio sta nel fatto che Vinci fu l’unico Comune a dare la cittadinanza onoraria a Giovanni Battista Piumati, braidese, uno dei più grandi studiosi di Leonardo.

In Europa: Stolbtsy in Bielorussia e Lezha in Albania. Lezha è un Comune dell’Albania da cui proviene una buona parte della comunità albanese braidese. Lezha, capoluogo della regione a cui dà il nome, si trova sulla parte nordoccidentale dell’Albania, sul mare Adriatico. Stolbtsy è una città bielorussa a ottanta km da Minsk. Lo scorso aprile il consigliere delegato alle città gemelle Lino Ferrero è stato ricevuto dal sindaco Vladimir Minsko per parlare del “Patto di amicizia” in nome dei bambini abitanti nell’area colpita dal disastro di Chernobyl che tutti gli anni arrivano a Bra per un periodo di vacanza. Si sta lavorando intanto anche con San Pons, il Comune francese vicino a Barcellonette che ha dato i natali ai nonni del Santo Cottolengo poi trasferiti a Bra: si aspetta una risposta dal Sindaco e dall’Amministrazione comunale francese. E veniamo al patto d’amicizia più suggestivo: quello con la città del Benin, N’Dali, dove attualmente, nel villaggio di Boko, è parroco don Max Lafia. Il consigliere Lino Ferrero durante il viaggio in Benin nell’ottobre 2012 aveva incontrato il sindaco Bah Guerra Chabi e i due avevano prospettato una sorta di Patto d’amicizia tra le due città in nome dell’opera di don Max. In questi giorni il sindaco Bah Guerra Chabi ha scritto un messaggio agli amministratori e ai cittadini di Bra: «N’Dali è d’accordo per il patto d’amicizia tra le due città».

li.fe.

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