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L’ex ospedale si trasforma

Dogliani ex ospedale

DOGLIANI Era stato annunciato a fine 2012: anche l’ex ospedale di Dogliani sarebbe stato assorbito nei rimpasti organizzativi dell’Asl Cn1, con un’annunciata riconversione dei trenta posti letto di lungodegenza da trasferire negli ospedali di Mondovì e Ceva.

La riconversione è stata illustrata la scorsa settimana in biblioteca dalla Direzione dell’Asl (Gianni Bonelli e Gloria Chiozza), del Distretto di Mondovì (Enrico Ferreri), della fondazione “Sacra Famiglia” (Edy Cillario). Venti posti letto saranno destinati a pazienti con difficoltà respiratorie, colpiti da Sla e sclerosi multipla, ma anche pazienti tracheotomizzati, ventilati e no, o ventilati per più di venti ore al giorno. Si comincerà con questo numero ma si potranno aumentare in futuro, se necessario. In ogni caso già ora è un risultato di eccellenza, configurandosi come unico servizio di questo tipo a livello provinciale e regionale. Il servizio, sarà gestito dall’équipe del dottor Nicola Launaro, specializzato in ventiloterapia.

Gianni Bonelli, direttore generale dell’Asl Cn1, ha commentato con soddisfazione: «Grazie al buon rapporto con l’Amministrazione siamo riusciti a ottenere un risultato positivo in un momento di difficoltà. Pur con la riorganizzazione in atto nella rete sanitaria del territorio, il sistema dimostra che si possono ottimizzare le risorse senza ridurre i servizi, creando nuove opportunità e offrendo una soluzione a una fascia di pazienti che finora non l’aveva».

Nessun timore anche per i lavoratori della cooperativa che di recente ha preso in carico la gestione dell’ospedale in cui hanno sede anche il 118 e altre attività sanitarie (ambulatori dei medici di base e radiologia). «È un risultato importante che garantisce continuità a un’eccellenza per il Comune e per il territorio. Abbiamo fatto uno sforzo congiunto per trovare una soluzione ottimale a un processo strutturale avviato dalla Regione. L’alternativa era mantenere i 30 posti letto di Rsama in uno scenario di importanti problemi economici e logistici (una struttura non ampliabile, la presenza di altre strutture analoghe sul territorio, scarsa competitività). La soluzione trovata rappresenta invece un punto di equilibrio con le esigenze dell’Asl Cn1, consentendoci di affrontare con maggiore serenità un percorso che rimane complesso », ha aggiunto Bonelli.

Come spiegato anche da Enrico Ferreri, direttore del Distretto, l’ex ospedale vanta particolari caratteristiche che ne rendono ottimale il nuovo utilizzo: «L’impianto centralizzato per vuoto di ossigeno, l’aspirazione centralizzata a ogni testaletto, un servizio di radiologia, la presenza del 118 e la collocazione geografica favorevole della cittadina nella provincia. Inviteremo anche l’Asl Cn2 ad avvalersi della Rsa di Dogliani per eventuali ricoveri». Per la fondazione “Ospedale civicoSacra Famiglia” si apre quindi un nuovo capitolo. «Iniziamo un percorso che ci permette di salvaguardare servizi e posti di lavoro con un progetto pilota che potrà fare scuola anche a livello regionale», ha commentato il presidente della fondazione, Edy Cillario.

Miranda Ciravegna

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