Il Tribunale di Alba vivrà altri due anni per smaltire l’arretrato

ALBA Quando si dice sul filo di lana. Il ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri ha firmato il “decretino” che salva parzialmente il Tribunale di Alba solamente nel tardo pomeriggio di venerdì 13 settembre, quando oramai il termine ultimo per agire si avvicinava inesorabile.

Quanto al contenuto del documento (che coinvolge otto tribunali italiani: oltre ad Alba ci sono Bassano del Grappa, Pinerolo, Vigevano, Chiavari, Lucera, Sanremo e Rossano calabro) questo corrisponde a quanto anticipato la settimana scorsa dal Ministero: al Tribunale albese sono stati concessi due anni di tempo per poter continuare a trattare solamente i procedimenti civili e le controversie in materia di lavoro, di previdenza e assistenza obbligatoria pendenti, ai fini dello smaltimento dell’arretrato. I procedimenti penali, così come la Procura, sono stati invece trasferiti ad Asti.

Un risultato decisamente limitato rispetto alle attese albese, e agli sforzi fatti per salvare il Palazzo di giustizia di piazza Medford, ma consente ancora un barlume di speranza nell’ottica di un salvataggio completo del Tribunale.

ro.bu.

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