Ultime notizie

Non appena sarà possibile ridurremo la pressione fiscale

CONSIGLIO Con il termine equilibri di bilancio si indica quella ricognizione che le Amministrazioni comunali fanno a metà anno per valutare il corretto andamento dei conti, nonché lo stato di attuazione del programma dei lavori pubblici. Di norma l’approvazione di questo documento fornisce l’occasione di uno scontro politico in Consiglio comunale, con la maggioranza impegnata a difendere il proprio operato e l’opposizione pronta a bacchettare gli avversari. Una prassi che ha trovato conferma anche mercoledì scorso, quando la massima assemblea cittadina si è riunita per approvare – coi soli voti della maggioranza – questo documento.

bra consiglio comunale

In apertura di discussione è intervenuto il sindaco Sibille, che ha voluto rimarcare la situazione “assurda” in cui i Comuni sono costretti a operare: «Per noi oggi è impossibile predisporre una politica economica decisa senza avere dei dati certi, visto che al momento non sappiamo nemmeno a quanto ammonta la somma che ci spetta del Fondo di solidarietà. Inoltre, sebbene i Comuni italiani abbiano inciso sul debito pubblico solo per il 3%, hanno subìto circa il 40% dei tagli sulla spesa pubblica deciso dallo Stato. Non siamo più in grado di procedere così».

La Sibille ha comunque promesso che «non appena saranno stabilite le somme che ci spettano, provvederemo ad attuare delle misure volte a ridurre la pressione fiscale sui cittadini».

È seguito poi l’intervento tecnico dell’assessore alle finanze Gianni Fogliato, che in tema di investimenti ha sottolineato come quest’anno, oltre ai tradizionali paletti imposti dal Patto di stabilità, i lavori pubblici siano stati frenati da un altro inconveniente: la carenza di liquidità.

«Non basta avere diritto a una somma. Per procedere è necessario avere i soldi in cassa», ha sottolineato Fogliato, che ha aggiunto: «La prima rata dell’Imu è stata eliminata, ma lo Stato non ci ha ancora versato i rimborsi che ci spettano e così abbiamo le mani legate. Non sono solo le imprese ad avere problemi a incassare i crediti, ma anche gli stessi Comuni nei confronti degli enti superiori».

Anche di fronte a queste giustificazioni la minoranza ha espresso la sua contrarietà. Il consigliere Claudio Lacertosa (Progetto Bra), a nome di tutti i colleghi, ha puntato il dito contro la scelta di destinare solamente il 4,76% del bilancio agli investimenti. «Inoltre, alla fine solo il 50% delle somme stanziate per i lavori pubblici sarà utilizzato. Ci troviamo di fronte a un brusco regredire degli investimenti, con uno stato di attuazione dei lavori pubblici che oggi si attesta al 26,63% contro il 40% circa dello scorso anno».

«Capisco tutte le difficoltà e le incertezze del periodo», ha concluso Lacertosa, «ma è altrettanto vero che le famiglie non ce la fanno più ad andare avanti. È a rischio la tenuta stessa dello Stato sociale».

Da qualunque parte si guardino i conti del Comune, un dato è chiaro a tutti: la situazione si fa sempre più difficile.

 Roberto Buffa

Banner Gazzetta d'Alba