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Industriali: l’unione Alessandria-Cuneo apre la strada alla Confindustria del Piemonte Sud. Dal 2017 sede ad Alba

Sala01RACCONIGI Confindustria Alessandria e Confindustria Cuneo hanno siglato lunedì 16 giugno nel Castello di Racconigi il protocollo di Federazione che porterà alla nascita di un’unica area, funzionale e geografica, dotata di un nuovo modello organizzativo, attraverso l’integrazione delle due associazioni territoriali. La storica intesa attua le direttive della recente riforma Pesenti, varata per snellire, semplificare e ridurre i costi dell’organizzazione del sistema Confindustria, in un’ottica di potenziamento dei servizi offerti alle imprese associate. La nuova struttura sarà composta dalle 500 aziende (27mila addetti) di Confindustria Alessandria e dalle 1.200 aziende (60mila addetti) di Confindustria Cuneo.

GiovanniniCarbonatoBiraghi01

Si tratta del primo passo di un percorso di aggregazione che durerà tre anni, in quanto la nascita della nuova organizzazione di rappresentanza di Confindustria per i territori di Alessandria e Cuneo è prevista a giugno 2017, con la costituzione di una struttura centrale con sede legale ad Alba. Rimarranno comunque in essere i due presìdi territoriali presso le originarie sedi delle associazioni territoriali a Alessandria e a Cuneo, i cui rispettivi presidenti provinciali di zona diverranno vice presidenti della nuova struttura. A livello centrale, invece, l’assemblea eleggerà un presidente unico. Nella fase transitoria del prossimo triennio un Comitato di coordinamento predisporrà il nuovo Statuto e si occuperà di individuare i servizi congiunti per le aziende.

UN PREMIO ALLA FERRERO

FulciBiraghi01

L’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, presidente di Ferrero spa, ha ritirato il riconoscimento assegnato dagli industriali cuneesi al gruppo dolciario internazionale nato ad Alba. La motivazione: «Alla famiglia Ferrero per i valori, l’eccellenza imprenditoriale e la responsabilità sociale nati ad Alba e diffusi nel mondo»

 

HANNO DETTO

FirmaCarbonato01Gianfranco Carbonato, Presidente di Confindustria Piemonte, commenta: «Come Presidente regionale sono lieto che la fusione si stia concretizzando, anzi auspico che si possa presto ampliare. Si mira al contenimento dei costi delle strutture, ma al contempo l’obiettivo è di fornire servizi di maggiore qualità. Oggi è necessario disporre di una massa critica rilevante per far fronte a dinamiche di mercato sempre più complesse; occorre dunque mettere a fattore comune le eccellenze, semplificando la struttura associativa. In Piemonte si punta a definire tre poli di rappresentanza nella Confindustria regionale: Torino, Nord-Ovest e Sud».

FirmaGiovannini01Marco Giovannini, presidente di Confindustria Alessandria: «È per me un momento particolarmente emozionante perché, insieme al collega Franco Biraghi, stiamo dimostrando che anche i ‘campanili’ possono essere razionalmente scavalcati. La grande capacità all’esportazione e all’internazionalizzazione della nostra provincia, unita alla profonda capillarità e diversificazione di quella di Cuneo, costituiranno una miscela esplosiva per uno sviluppo sano e durevole di un comune territorio al quale saremo in grado di fornire servizi sempre più di qualità ed adeguati ad un contesto mondiale in continua accelerazione».

FirmaBiraghi01Franco Biraghi, presidente di Confindustria Cuneo: «L’aspetto più importante di questa intesa è la valenza politica che porta con sé, in quanto unendosi le due realtà associative aumentano il loro peso specifico nei confronti degli interlocutori del mondo imprenditoriale, siano questi politici, istituzioni o enti. La nuova realtà avrà un peso maggiore anche nei confronti della Confindustria nazionale e regionale: oggi l’unione degli industriali di Cuneo è al dodicesimo posto per numero di aziende associate e numero complessivo di lavoratori impiegati. Con l’unione puntiamo a salire di qualche posizione. Non indifferente poi è l’aspetto economico connesso a questo processo; sovrapponendo le due strutture, da un lato, si avranno risparmi notevoli sui costi di gestione, dall’altro, si potranno integrare i servizi in modo migliore, sfruttando appieno le potenzialità delle risorse interne alle due ‘territoriali’. I contatti con Alessandria sono stati positivi fin dal primo momento, tanto da proseguire concordi in questa direzione con l’appoggio delle Giunte e dei Consigli direttivi. C’è stata piena volontà politica. D’altronde i problemi per le imprese sono comuni: dalla burocrazia asfissiante, al fisco opprimente, alla mancanza di una certezza del diritto. Tre questioni che vanno affrontate quanto prima per non continuare a lavorare appesi ad un filo senza la possibilità di fare quegli investimenti fondamentali per la competitività globale delle nostre imprese».

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