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Tribunale di Alba, un comitato per la riapertura. Avvocati e Comune di Alba a Roma nella sede Pd

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Una lettera al governatore Sergio Chiamparino (al quale è stato chiesto anche un incontro), al premier Matteo Renzi e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per rappresentare la contrarietà dell’albese e del braidese alla chiusura del Tribunale di Alba, oltre alle annose traversie dell’autostrada Asti-Cuneo e del nuovo ospedale.

È la prima iniziativa del Comitato nato nel corso della riunione di stamattina nella sede dell’Associazione commercianti albesi, alla quale hanno partecipato i Comuni, le associazioni di categoria, a partire dai «padroni di casa» con il presidente Giancarlo Drocco, e gli avvocati, con Ettore Paganelli, Roberto Ponzio e il presidente Giancarlo Bongioanni. Del Comitato  dovrebbero far parte Drocco, Paganelli, e alcuni sindaci. È stato fatto il nome di Franco Sampò (Grinzane) e  Luigi Icardi (Santo Stefano Belbo). E dei loro colleghi di Bra e Alba. Bruna Sibille e Maurizio Marello (in volo verso Bergama per le Olimpiadi delle Città gemelle) sono stati rappresentati da Raffaele Grillo (capo ufficio relazioni esterne) e Gianfranco Maggi (capo di Gabinetto). Lunedì era arrivata la notizia che il Presidente del Tribunale accorpante, Asti, non avrebbe accolto la proroga (fino al 14 settembre) di parte dell’attività ad Alba – cause civili e del lavoro –  richiesta in maggio dall’Ordine degli avvocati di Alba, dagli allora candidati alla carica di sindaco delle due città, con il sostegno dei candidati a Presidente della Regione Piemonte.

La lettera verso i palazzi che contano è stata redatta questo pomeriggio.  Prima delle missive ufficiali, domani arriverà a Roma una delegazione composta da Maggi in vece dell’Amministrazione comunale e dagli avvocati Teodoro Bubbio di Alba ed Emanuele Di Caro di Bra, i quali parteciperanno a un incontro a Roma con il vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani. Un aspetto curioso è stato il fatto che il convegno con la vice di Renzi fosse stato chiesto da parte di sei centri coinvolti nella riorganizzazione degli uffici giudiziari, senza coinvolgere Alba. In città, ha raccontato Giancarlo Bongioanni, la notizia è arrivata grazie alla senatrice cuneese del Pd Patrizia Manassero. È seguita, sempre secondo il presidente dell’Ordine albese, una telefonata dell’avvocato Di Caro a Serracchiani, la quale ha invitato i rappresentanti di Alba e Bra a partecipare.

Roberto Ponzio
Roberto Ponzio

 

L’incontro nella sede dell’Aca in piazza  San Paolo è stato aperto da un’accorata presentazione della situazione albese del presidente dell’Aca Giancarlo Drocco per quanto riguarda i lavori pubblici (ospedale e Asti-Cuneo) e i servizi (come appunto il Tribunale).  Ne è scaturito un dibattito vivace, nel corso del quale sono state evocate iniziative «eclatanti» per portare all’attenzione della politica e dei media l'”ingiustizia” della chiudura del tribunale, le quali secondo Maggi potrebbero però essere controproducenti. Una cosa è certa, ha sottolineato l’avvocato Ponzio, il tempo per salvare il palazzo di giustizia di piazza Medford è agli sgoccioli.

Paolo Rastelli 

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