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Ad Alba arriva il Social Day

mani-social-dayALBA A Simone, studente 16enne di Alba, piace scherzare con il nonno, Luigi, ed è per questo che l’altro giorno ha scritto “Lavami!” sul cruscotto della sua vecchia Panda impolverata. Nonno Luigi si è giustificato dicendo che «le 78 primavere iniziano a farsi sentire» e ha aggiunto che sarebbe felice se il nipote si occupasse di riportare agli antichi splendori la 4X4 di casa Fiat. Detto, fatto. Simone laverà la macchina in cambio di una paghetta di 50 euro. «Una mancia forse un po’ troppo elevata quella che ho chiesto al nonno, ma c’è un motivo», ha affermato Simone, «Voglio contribuire il più possibile alla raccolta solidale che verrà promossa il 18 aprile ad Alba».

La raccolta solidale di cui parla Simone è in realtà un ampio progetto, nato a livello europeo e poi esportato in Italia, che prende il nome di Social Day e che ha per slogan “Una mano tira l’altra”. «Il 18 aprile, gli studenti albesi di scuola superiore potranno realizzare un’attività presso case di privati, oratori, associazioni o aziende in cambio di una ricompensa», ha spiegato Rossella Lomuscio, del coordinamento nazionale del Social Day, durante la presentazione andata in scena martedì 16 dicembre all’H Zone, «I fondi raccolti serviranno per finanziare uno dei tre progetti di cooperazione sociale (la scelta spetterà ai ragazzi, nda) attivi in Burkina Faso, Bolivia e Marocco». «Una chiamata alla responsabilità per far sentire i ragazzi cittadini attivi e invitare il territorio ad attivarsi in iniziative solidali, attraverso modalità ispirate allo “sporcarsi le mani” e “al fare insieme”», ha dichiarato la vicepresidente dell’organizzazione non governativa veronese ProgettoMondo Mlal Ivana Borsotto.

Il progetto, che nel 2014 – grazie agli oltre 8.000 partecipanti – ha permesso di raccogliere quasi 63 mila euro, vedrà impegnati in prima linea, nei panni di organizzatori, il Comune e la cooperativa Orso. «Abbiamo già incontrato i rappresentanti degli istituti scolastici albesi e, a partire da gennaio, saremo nelle scuole per coinvolgere meglio i ragazzi. Ci attiveremo anche per fare in modo che gli studenti possano trovare un impiego temporaneo presso le imprese, le attività commerciali o le associazioni del posto», ha precisato Elena Carbone dell’Informagiovani. Ha aggiunto Alice Riccardi della cooperativa Orso: «Vorremmo che il 18 aprile fosse una giornata di impegno, con il lavoro prestato dai ragazzi, ma anche di festa, durante la quale le associazioni e i gruppi della città avranno l’opportunità di presentare le proprie attività e organizzare giochi e momenti di intrattenimento». Gazzetta d’Alba scandirà l’attesa con approfondimenti sulle pagine dell’edizione cartacea e attraverso i suoi spazi Internet.

Enrico Fonte

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