Garanzia giovani: boom di tirocini in Piemonte ma i soldi sono finiti

TORINO È boom di tirocini in Piemonte nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”. Da 1° luglio al 12 ottobre sono stati 6.004 i percorsi avviati, con un netta impennata nel mese di ottobre, dove, solo nei primi 10 giorni, si sono registrati 1.012 avvii.

Il tirocinio è uno strumento di inserimento al lavoro, che prevede che il giovane venga impegnato in una azienda per un massimo di sei mesi e retribuito con un’indennità di 600 euro, di cui 500, ad oggi, coperti dalla Regione Piemonte tramite l’Inps.

«Si tratta di una forma di accesso al lavoro molto appetibile – dichiara l’assessore al lavoro, istruzione e formazione professionale, Gianna Pentenero – ma il fatto che il suo andamento abbia visto una crescita così notevole è un segnale positivo di ripresa dell’economia, con conseguente aumento delle opportunità per i ragazzi di entrare nel mondo del lavoro».

L’incremento è stato così imprevedibile per la stessa Regione, tanto che quest’ultima si trova ad aver terminato le risorse messe a bilancio a questo scopo. Per questo, a partire dal 16 ottobre, i nuovi tirocini attivati non potranno godere dell’indennità prevista finora. Si tratta, però, solo di una sospensione temporanea, per consentire all’ente di riprogrammare gli stanziamenti sulle diverse misure a favore dell’occupazione, nonché di effettuare un monitoraggio e una verifica dell’attività finora svolta.

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