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Scout contro la mafia sulle orme di Borsellino

ALBA «Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene». Il clan 911 del gruppo scout Alba e Roero ha fatto proprie le parole del giudice Paolo Borsellino attraverso attività, filmati e giochi per capire meglio le mafie. Un termine che spesso, in modo particolare per chi è nato all’alba degli anni Duemila, non ha vissuto la stagione degli attentati e degli eroi di Stato, risulta confuso, lontano e di difficile definizione.

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La spinta a indagare nella storia recente del Bel Paese, troppo spesso intrecciata con le azioni della “piovra” è arrivata da una route (campo estivo marciante), cui ha partecipato il clan albese e roerino, nell’estate 2015, in provincia di Caserta su un terreno confiscato alla camorra. «Abbiamo operato in sostegno a una cooperativa attiva nel recupero di aziende sottratte alla criminalità organizzata, in cui si coltivano pomodori. Particolarmente significativo è stato l’incontro con un sindaco che girava sotto scorta per non essersi prestato al sistema delle raccomandazioni e non aver assegnato incarichi pubblici a personaggi in odore di mafia. Di qui siamo partiti per sviscerare questo complesso problema; un po’ tutti avevamo le idee confuse, ora siamo più consapevoli di come la mafia sia strutturata e di come operi sul territorio e con quali mezzi», spiegano i ragazzi che aggiungono: «La mafia esiste anche al Nord, non è un problema del Sud, anzi, ultimamente si sta particolarmente espandendo nel nostro territorio, come abbiamo appreso dagli articoli di Gazzetta (il riferimento è agli articoli riguardanti il sequestro in corso Piave di un appartamento del boss della camorra Pesce, nda)». <QA0>
«È dai piccoli gesti di ogni giorno che comincia la lotta contro la mafia», concludono i ragazzi del clan che sabato 19 marzo, alle 16.30, ultimeranno il loro lavoro di ricerca e studio piantando una quercia all’ingresso del parco Tanaro di Alba, in ricordo delle vittime di mafia. Sarà un modo per coinvolgere l’Amministrazione comunale, la cittadinanza e gli altri tre gruppi scout di Langhe e Roero, sensibilizzando così riguardo a una problematica quanto mai attuale, da non sottovalutare e da cui non ritenersi immuni.

Marcello Pasquero

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