Su Apro esplode la bagarre tra il sindaco Marello e Domenico Boeri (Per Alba)

ALBA Come un padre la cui autorità viene minacciata, un nemico acerrimo che trabocca dopo anni. Di rado s’è visto il sindaco Maurizio Marello raggiungere un simile picco d’ira. Ma la rabbia è emozione poco conosciuta nella sua forma pura dagli ambienti istituzionali.

La “vittima” della furia è Domenico Boeri (Per Alba), reo d’aver “accusato” la maggioranza di «Gestire in modo non adeguato le società partecipate dal Comune, in particolare Apro formazione».

Secondo Boeri l’amministrazione avrebbe commesso un errore procedurale nell’accettare la modifica dello statuto di Apro proposta dal Consiglio di amministrazione della scuola a fine dicembre, attendendo troppo a lungo nel convocare l’assemblea cittadina e dunque non consentendo ai consiglieri di approfondire la tematica.

Ha dichiarato Boeri: «Questo comportamento indica ancora una volta come la gestione delle società partecipate del Comune sia inadeguata. Non possiamo utilizzare questo strumento per mettere chi vogliamo in posizioni strategiche. Le partecipate dovrebbero servire al buon governo del Comune».

Su Apro esplode la bagarre tra il sindaco Marello e Domenico Boeri (Per Alba)

Ed è qui che Marello, con lo sguardo rivolto al passato, esplode: «Dovresti vergognarti, perché gli scandali all’Apro sono accaduti quando tu governavi, con la tua maggioranza». Il tono è furioso, un grido reiterato.

Attorno si fa silenzio. «Noi abbiamo risanato la scuola sull’orlo del fallimento grazie all’operato dell’assessore Olindo Cervella, per riparare i vostri errori. Dovresti vergognarti per quello che hai detto», ripete il sindaco.

Tra i consiglieri dopo lo sfogo rimane un silenzio prolungato. Perché l’iracondo scoppio pare l’ultimo anello di una catena più lunga di eventi, di torti accumulati e affronti relazionali travestiti da politica. E la rabbia potrebbe rappresentare il modo con cui le istituzioni annunciano imminenti cambiamenti nei loro rapporti interni.

Matteo Viberti

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