Il racconto dei centauri di Alba Chapter di ritorno da Accumoli e Campotosto

Bozza automatica 50

TERREMOTO Rientrati nelle Langhe i motociclisti di Alba Chapter, al termine di un fine settimana passato nei luoghi del terremoto del centro Italia.

Il gruppo di centauri ha partecipato con un proprio furgone alla più ampia “spedizione” organizzata dal braidese Mauro Iacovelli e da “Non diteci bravi, ma aiutateci”, composta da 5 furgoni carichi di generi di conforto per le popolazioni terremotate.

Il presidente dei centauri albesi Bruno Bongiovanni spiega: «Sono stati giorni intensi in cui abbiamo cercato di portare un aiuto, in modo particolare per i cittadini di Accumoli. La raccolta è stata svolta con la Croce rossa di Alba, il Big Store Galleria di Alba e diverse ditte come Galup, Pets Planet, mangimi Giordano, oleificio Goccia d’Oro, Gruppo Selmi, Mister Animal,  Anfossi materie plastiche, Battaglino rettifiche,  Abellonio vernici, scuola di Carignano e ditta di traslochi Astinova che  ha messo a disposizione il proprio furgone per caricare il tutto».

Il ringraziamento dei motociclisti va anche a Gazzetta, Radio Alba e Municipio per l’aiuto offerto.

Il racconto di Bruno Bongiovanni:

«Venerdì 28 aprile ci siamo dati il primo appuntamento per caricare il materiale. La partenza è avvenuta il giorno successivo, sabato 29 aprile con appuntamento al casello dell’autostrada della Crocetta ad Asti. Dopo un lungo viaggio, in serata siamo arrivati a L’Aquila, dove grazie a Mauro Iacovelli avevamo il posto per dormire due notti».

Il centauro prosegue: «La Domenica di buon ora siamo partiti alla volta di Accumoli dove ci aspettava il comandante dei vigili urbani che scusandosi per la mancanza del sindaco ci ha accolto come si accolgono gli amici di lunga data. Abbiamo portato il furgone in un magazzino che abbiamo scoperto essere stato donato dalla città di Alba al comune laziale. Intorno a noi mucchi di macerie e tanta tristezza, ma anche tanta voglia di ripartire».

Bongiovanni aggiunge: «Il Comandante dei vigili ci ha spiegato che ora non servono più vestiti, ma servono soldi e muratori per ricostruire. Erano felici dei nostri doni, ma lo erano soprattutto per la nostra vicinanza e per la vicinanza di chi non li ha dimenticati. Dopo il pasto, un lungo abbraccio e siamo ripartiti passando per il comune di Campotosto distrutto dal terremoto, abbiamo fatto il giro dello splendido lago e poi siamo andati su fino a Campomaggiore un vero e proprio paradiso dove il Gran sasso si mostra in tutta la sua bellezza».

Il presidente di Alba Chapter conclude: «È stata un’esperienza che ci ha riempito il cuore. Torneremo in queste terre sperando di rivederle nuovamente ricostruite».

Marcello Pasquero

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