Nelle opere pubbliche il project financing è una iattura

Giovanni Monchiero torna a interrogare il ministro Delrio sull'Asti-Cuneo
Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

ALBA Il consigliere di Fratelli d’Italia Emanuele Bolla ha quantificato in 200 milioni di euro in 10 anni i danni dovuti all’assenza delle opere complementari dell’autostrada Asti-Cuneo.
Una cifra che il pentastellato Ivano Martinetti contesta: «Questi conti fanno riferimento a progetti ormai datati, che continuano a essere portati avanti senza nessuna discussione critica. In realtà i danni subiti sono probabilmente alcune decine di volte quelli stimati da Bolla, in quanto non solo il nostro territorio non ha visto realizzate le opere previste, ma grazie allo scriteriato approccio del project financing ora si trova nelle mani di concessionari concentrati sul loro tornaconto grazie al contratto pluriennale di gestione delle manutenzioni e dei pedaggi».
Martinetti rincara la dose: «Il project financing è stata una iattura, non solo per l’autostrada ma anche per l’ospedale, i parcheggi blu, il teleriscaldamento e l’illuminazione pubblica che sono nelle mani di concessionari per periodi inspiegabilmente lunghi, senza che le Amministrazioni sia locali che regionali e nazionali siano in grado di mettere voce o svincolarsi se non a condizioni troppo onerose. Bisogna cambiare paradigma nella gestione del finanziamento delle opere pubbliche».

m.p.

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