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A Roddi, dove l’arte incontra i versi di Gian Piero Bona

A Roddi, dove l’arte incontra i versi di Bona

LETTURE E MOSTRE Il primo luglio, serata curata dal premio con i ragazzi del Gallizio
«Tutti si riferiscono ai giovani come se appartenessero a una unica categoria, un indistinto contenitore. Invece essere giovani è una condizione complessa ed estremamente variegata. Nel caso di Roddi la risposta delle nuove generazioni alle nostre proposte è stata talmente positiva da coincidere con la parola creatività». Il critico letterario Giovanni Tesio annuncia così la serata di poesia di sabato 1° luglio (dalle 21) nel cortile del castello: un evento in onore del poeta Gian Piero Bona – curato dal premio Roddi con Margherita Vaira e Francesco Occhetto – che contrariamente a quanto previsto non potrà essere presente per ragioni di salute.

Un ruolo centrale nella serata sarà ricoperto dalle nuove generazioni di studenti-artisti, in particolare i ragazzi del liceo Pinot Gallizio di Alba, che esibiranno le proprie opere nella mostra intitolata “Arte e poesia”, seguita e curata da Marina Pepino e Andrea Chiotti. «È una mostra che nasce dal desiderio di avvicinare la poesia all’arte, il linguaggio alla materia. Attraverso lo studio delle forme e dei significati che tale intento richiede, un gruppo di giovani artisti si è cimentato nell’analisi della parola estraendola dal puro contesto linguistico e ampliandola di analogie e corrispondenze figurate. Un viaggio iniziato nelle parole e concluso nel loro superamento mediante un’interpretazione trasversale a contatto con la pittura, la scultura, la fantasia in senso proprio e non».

Aggiunge Tesio, che ai ragazzi ha tenuto anche una lezione di stimolo all’analisi della lettura e all’incontro di nuove emozioni attraverso la poesia: «Nella mostra dell’artistico confluisce il significato principale della rassegna: la parola incontra l’immagine, l’immagine la parola. Gli studenti diventano protagonisti di un percorso creativo che trascende il programma scolastico, troppo sovente considerato come unico e imprescindibile riferimento».

Non mancheranno momenti di lettura delle poesie dell’oggi novantenne Bona, maestro d’arte e di vita. «Dopo sessant’anni di scrittura può essere considerato una delle voci principali della letteratura moderna», conclude Tesio. «Venne definito da Jean Cocteau “poeta straordinario”; ha pubblicato oltre quaranta opere con le più prestigiose case editrici sia in veste di scrittore che di traduttore. Ha scoperto classici come le Poesie di Rimbaud e i Fiori del male di Baudelaire, ha viaggiato in Medio Oriente alla ricerca di civiltà perdute e scritto sceneggiature televisive. Insomma, un pilastro portante nel comune immaginario culturale e artistico».

Matteo Viberti

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