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Maglia a pois per Massimo Rosa al Giro della Valle d’Aosta

Maglia a pois per Massimo Rosa al Giro della Valle d'Aosta

CICLISMO «Un risultato esagerato, una grande soddisfazione. Non me l’aspettavo». Così Massimo Rosa ha commentato la conquista della maglia a pois di miglior scalatore al prestigioso Giro della Valle d’Aosta under 23.

«Non è come una vittoria di tappa, ma sono molto contento. Il Giro della Valle d’Aosta è una delle corse più dure d’Europa e al via c’erano i migliori scalatori del mondo. La maglia a pois è una delle più importanti e averla vinta è bellissimo», ha aggiunto il corridore roerino della Hopplà petroli Firenze poco dopo la conclusione di una corsa che vanta nel proprio albo d’oro nomi come Fabio Aru, Thibaut Pinot, Gilberto Simoni e Ivan Gotti.

Dopo un avvio sottotono (quarantatreesimo nel cronoprologo e cinquantaquattresimo nella prima tappa, da Quassolo a Scalaro di Quincinetto), Rosa ha indossato la maglia a pois venerdì sera, grazie all’ottima prova nella frazione Villeneuve-Les Combes d’Introd (138 km), vinta dal belga Harm Vanhoucke (Lotto Soudal). Rosa ha chiuso al secondo posto, a 3 minuti dal vincitore, ed è stato fin dall’inizio tra i protagonisti, entrando nella fuga che ha caratterizzato la tappa. Rosa ha vinto tre dei sei gran premi della montagna, tra cui il micidiale muro di Chervansod (1,4 km di lunghezza con pendenze del 20 per cento). Massimo e il compagno di squadra Monaco sono rimasti con Vanhoucke fin dopo il tratto di sterrato successivo al Gpm di Champlong-Dessus. Poi, il belga ha piazzato l’allungo decisivo staccando i due compagni di fuga.

Sabato, Rosa ha messo in cassaforte il primato nella classifica degli scalatori nel tappone da Valtournenche a Cervinia (170 km), che ha cambiato il volto alla classifica generale. «In palio c’erano molti punti e sono andato all’attacco per cercare di conquistarne il più possibile», racconta Massimo, che ha chiuso al dodicesimo posto, a 6’27” dal vincitore Pavel Sivakov (Bmc). Rosa è transitato per primo su tre dei cinque gran premi della montagna, mettendo al sicuro il primato in classifica e così, domenica, nella frazione conclusiva da Aosta a Valgrisenche, «bastava portare la bici all’arrivo», come ha detto (e fatto) il cornelianese, che ha chiuso al sessantanovesimo posto, a oltre 16’ dal vincitore Alessandro Fedeli (Team Colpack).

La maglia gialla della classifica generale è andata a Sivakov (che è stato il vincitore anche del recente Giro d’Italia under 23), mentre il compagno di squadra di Rosa Andrea Montagnoli si è piazzato primo nella classifica dei traguardi volanti.

Corrado Olocco

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