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I Comuni di Bra e Alba dicono no all’erbicida con il glifosato

I Comuni di Bra e Alba dicono no all’erbicida con il glifosato

AMBIENTE E SALUTE Il glifosato, uno degli erbicidi più utilizzati al mondo, è stato giudicato, nel marzo 2015, probabilmente cancerogeno per l’uomo dalla Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro). Un decreto del Ministero della salute, in vigore da circa un anno, vieta l’uso del glifosato in agricoltura nella fase di pre raccolta dei prodotti. Anche i Comuni di Bra e di Alba si sono subito adeguati a questa segnalazione, scegliendo però di eliminare l’uso di questo erbicida.

Costretti a estirpare le erbacce a mano

Spiega il primo cittadino braidese Bruna Sibille: «In questi giorni di grande caldo e di siccità, abbiamo il verde pubblico in sofferenza. Inoltre abbiamo il problema dell’eliminazione delle erbacce: ricordo infatti che, a seguito di un provvedimento del Governo emanato nell’agosto 2016, è stato vietato in alcuni ambiti l’uso del glifosato, ovvero dell’erbicida utilizzato da anni, in quanto dichiarato “probabilmente cancerogeno”. Una normativa che condivido e che vede l’Italia tra i primi Paesi a seguire le raccomandazioni della Commissione europea. Purtroppo nel breve periodo questo decreto sta creando disagi nella rimozione delle erbacce, per estirpare le quali siamo tornati al metodo manuale, decisamente più lungo e costoso».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore all’ambiente del Comune di Alba Massimo Scavino, che commenta: «Da tempo ormai, nelle indicazioni operative dell’appalto per la gestione del verde pubblico, abbiamo deciso di eliminare questa sostanza. Siamo dunque tornati ai metodi manuali o meccanici, che certamente richiedono maggiore manodopera e più dispendio di tempo, ma tutelano la salute degli operatori e di tutti coloro che fruiscono degli spazi verdi cittadini».
Valter Manzone

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