SANTO STEFANO BELBO L’associazione dei Comuni del Moscato si è riunita per discutere l’importante argomento della Menzione geografica aggiuntiva per i sorì. «I sindaci del Moscato chiedono da tempo di definire la situazione dei terreni in pendenza, individuando regole, criteri e una mappatura precisa e dettagliata con indicazione di pendenze ed esposizione», dice il presidente del sodalizio e sindaco di Santo Stefano Belbo, Luigi Genesio Icardi.
La Menzione geografica aggiuntiva sarà lo strumento che andrà a modificare il disciplinare, offrendo valore al prodotto, anche con un riferimento sulla bottiglia. Prosegue Icardi: «È un nostro dovere tutelare il territorio dal progressivo abbandono e impedire in questo modo il dissesto idrogeologico, offrendo ai contadini dei vigneti eroici condizioni di redditività tali da permettere loro di continuare a gestire situazioni così difficili, ma che danno qualità al vino». Sul progetto, suggerito da tempo dal produttore di Castiglione Tinella Emanuele Contino, è d’accordo anche il Consorzio dell’Asti, presente all’assemblea con il direttore Giorgio Bosticco, che afferma: «Vogliamo creare una stretta collaborazione con i Comuni del Moscato sulla questione dei sorì. Il lavoro di mappatura sarà impegnativo, coinvolgerà tecnici con un costo di circa 100mila euro e sarà l’inizio di un progetto che potrebbe sfociare nella creazione di una Menzione, ma non prima di un’analisi che coinvolga i produttori».
Sindaci e consorzio, quindi, si muoveranno insieme, chiedendo l’impegno degli assessorati regionali per reperire le risorse da destinare ai produttori. «C’è un progressivo abbandono di superfici difficili da coltivare, con i diritti di reimpianto che stanno scivolando verso il basso. Ciò comporta meno diversificazione di produzione», ha sottolineato Roberto Sarotto, produttore e sindaco di Neviglie.
C’è più cautela, per ora, da parte di tutti su un’eventuale Menzione comunale, che non convince i sindaci e che ha bisogno di essere approfondita ulteriormente.
Fabio Gallina
