
GUARENE Già moltissimi produttori hanno aderito al progetto tutto roerino della Greeneria, che on-line dice no al consumismo.
Nasce in un angolo di Roero alle porte di Alba un progetto economico che coniuga sapori antichi, tecnologia informatica e sostenibilità biologica. Ecco la Greeneria, un mix tanto potente quanto insolito, in un mondo globalizzato e piegato al consumismo.
Vino e prodotti biologici e biodinamici, ma anche fumetti di seconda mano, occhiali in legno e scarpe realizzate con materiali naturali: questi sono solo alcuni dei prodotti presenti sulla piattaforma e-commerce della Greeneria, il progetto roerino che punta a offrire un’alternativa “verde” ai più comuni oggetti di uso quotidiano. Questa idea, resa possibile grazie all’impegno di Andrea e Roberto Gandiglio fondatori della Greengrass di Guarene, prende ispirazione dalla vecchia “drogheria” di paese, dove un tempo era possibile acquistare ogni genere di prodotto per la casa, per la persona e per l’alimentazione. «Il progetto Greeneria ha l’ambizione di sostituire ogni prodotto e servizio della vita quotidiana con qualcosa di analogo, ma di maggiore qualità e salubrità e minore impatto ambientale», spiega Andrea Gandiglio, che prosegue: «Oggi non è più un’utopia: i nostri canali di comunicazione offrono, infatti, maggiore visibilità e opportunità ad artigiani e piccole imprese sul territorio nazionale, che fanno un lavoro eccezionale ma spesso poco conosciuto».
La Greeneria, come spiega il fondatore, non vive solo on-line, ma punta a far toccare con mano i prodotti che propone in vendita sul sito Web: «Nel 2016 abbiamo aperto nella sede di Guarene, realizzata all’interno di un rustico interamente ristrutturato secondo le tecniche della bioedilizia, i primi due bed and breakfast “Greeneria, letto con caffè”. Tutto ciò che viene utilizzato all’interno delle due strutture arriva dagli accordi con le aziende a noi affiliate: si parte dalle sedie e dai tavoli, passando per le pitture murali, le bevande del frigo bar, i saponi e tutti i prodotti della colazione del mattino».
L’e-commerce, che attualmente vende prodotti in numerosi Paesi del mondo, potrebbe presto diventare anche un luogo fisico. «Il nostro prossimo obiettivo è quello di aprire un punto vendita fisico, uno “Showroom con caffè” reale, che dovrà lavorare in stretta sinergia con il portale Internet. Sono convinto, infatti, che l’esperienza umana diretta non è sostituibile, ma va integrata con quella virtuale sul Web, che ormai è il canale di informazione fondamentale per la maggior parte dei consumatori», conclude Andrea Gandiglio.
Nel numero 15 di Gazzetta d’Alba, in edicola da martedì 10 aprile, la storia di Livio e Monica Montaldo, tra i primi ad aderire al progetto di e-commerce, che da ormai dodici anni, nella loro panetteria al numero 1 di strada Guarene a Mussotto, si impegnano a realizzare pane e prodotti da forno con farine tratte da grani antichi e coltivati in maniera biodinamica.
Alessia M. Alloesio
