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Asti-Cuneo, Cirio chiede la mobilitazione immediata se l’accordo si blocca

Giovanni Monchiero torna a interrogare il ministro Delrio sull'Asti-Cuneo
Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

ALBA Il Ministero delle infrastrutture sembra intenzionato a non presentare al Cipe  (Comitato interministeriale per la programmazione economica) gli accordi fatti con la Commissione europea dal precedente Ministro sullo sviluppo delle concessioni atuostradali del Nord-Ovest, compresa l’Asti- Cuneo. I sindaci di Cuneo, Alba e Bra, Federico Borgna Maurizio Marello e Bruna Sibille, hanno chiesto al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli un incontro urgente per avere rassicurazioni.

L’eurodeputato Alberto Cirio commenta: «Abbiamo ottenuto il difficile via libera di Bruxelles, adesso si vada avanti senza indugi. Gli accordi raggiunti, nei mesi scorsi, con la Commissione Ue sulla rete autostradale italiana comprendono anche l’agognato completamento dell’Asti-Cuneo.  Qualora la notizia venisse confermata organizzeremo una mobilitazione immediata di tutto il territorio. Confido, tuttavia, nell’affidabilità e nell’intervento degli amici della Lega, che da sempre, insieme a noi, sostengono che quest’opera è irrinunciabile».

«I fondi per l’Asti-Cuneo trovati dal ministro Delrio erano pronti per essere spesi, dovevano solo essere portati alla riunione del Cipe per l’autorizzazione definitiva e il governo cosa fa? Decide di non metterli all’ordine del giorno e di rimandare a data da destinarsi anche questa decisione, come sta facendo con tutte le infrastrutture strategiche del Paese», sottolinea la deputata Chiara Gribaudo, del Partito Democratico.  «I cittadini di Cuneo, di Alba, di tutta la Granda e della provincia di Asti non si meritano un altro stop. Il comportamento del governo è vergognoso. Abbiamo percorso con coraggio una strada lunga e difficile per far ripartire un progetto fermo da 20 anni, il governo Pd è andato in Commissione europea a cercare e ottenere un accordo per questa autostrada, abbiamo avuto decine, forse centinaia di riunioni e iniziative per arrivare a completare quest’opera indispensabile ma basta un attimo a rovinare anni di lavoro per la nostra provincia. La scelta del ministro Toninelli non si spiega, non ha senso. Risponda subito ai sindaci che lo hanno interpellato, o dovrà farlo in Parlamento».

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