ALBA «In un’epoca frenetica dove le maggioranze sgomitano e procedono veloce, Torino spiritualità nei suoi cinque incontri ad Alba può essere inteso come una sosta, una tregua dove è possibile fermarsi e contemplare tematiche esistenziali altrimenti ignorate e perse nel magma degli eventi». Così Francesco Cordero, uno degli organizzatori del festival, mercoledì scorso ha annunciato il programma di Torino spiritualità. Il titolo è “Le verità che ci circondaNo”, con il no maiuscolo finale a introdurre l’importanza di riflettere sulla negazione e sul rifiuto come parti integranti del vivere.
S’inizia sabato 15 settembre nel teatro Giorgio Busca di Alba (ore 18.30) con l’ex priore di Bose Enzo Bianchi. Anche celebre scrittore, Bianchi rifletterà a partire dal suo ultimo lavoro (La vita e i giorni. Sulla vecchiaia, edito dal Mulino) dedicato alla condizione della terza e quarta età come opportunità di sviluppo personale. Si prosegue venerdì 21 settembre alle 21, nella sala Beppe Fenoglio del cortile della Maddalena, con la serata dal titolo “Verità d’arte”. Protagonista monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo.
Spiega Cordero: «Si discuterà della ricerca artistica, la difficile pratica di chi crea, che deve cercare l’astrazione dal proprio contesto e rivolgere lo sguardo fuori dalla caverna in cui gli uomini sono intrappolati». La terza serata è sabato 22 settembre (dalle 9.30 alle 17.30 nella chiesa della Natività di Maria a Mussotto) con un laboratorio di meditazione sul tema della verità, a cura di Eva Narcissa Revelli. Attraverso l’ascolto del corpo si tenterà di aprire canali percettivi profondi e porte comunicative sotterranee.
La penultima serata di Torino spiritualità vedrà protagonista il teologo Vito Mancuso. Giovedì 27 settembre, alle 21 nel teatro Busca, si parlerà della “Verità che salva tutti”. Cordero: «Nell’apparente chiusura del messaggio di salvezza cristiano, che passa solo attraverso il Salvatore, si nasconde l’apertura di una possibilità enorme per l’uomo: la porta è aperta per tutti, a partire da coloro che la società ancora oggi esclude e mette da parte, come prostitute, poveri e ammalati, i coprotagonisti del Vangelo».
L’epilogo del festival è venerdì 28 settembre nel teatro Giorgio Busca con un doppio appuntamento. Si comincia alle 18.30 con un reading e successive riflessioni dalla letteratura fenogliana, a cura di Paolo Tibaldi. Si prosegue alle 21 con la professoressa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, presidente della fondazione Fabbrica della pace e di Movimento bambino. Tema dell’incontro saranno la capacità del genitore di porre limiti al figlio, i risvolti educativi e il profilo di personalità di quei bambini che tendono ad appiattirsi e ad adagiarsi sull’eccessiva accondiscendenza dei genitori. Conclude Cordero: «Gli ospiti sono di altissimo livello, rappresentano luci nel sentire collettivo, fari in un’epoca bisognosa di riflessioni».
L’ingresso agli incontri costa sei euro, mentre è gratuito l’ingresso alla lettura.
Per informazioni è possibile scrivere all’e-mail info@intonando.com oppure rivolgersi alla libreria San Paolo, in via Vittorio Emanuele II 30 (telefono 0173-36.36.79).
Matteo Viberti