Firmata la convenzione per il macello tra Comune e macellai

La Confraternita della salsiccia di Bra fa il suo debutto

BRA L’avevano approvata nel Consiglio comunale del 28 novembre scorso e nella mattinata di martedì 12 febbraio è stata firmata la convenzione tra Comune di Bra e Consorzio dei macellai braidesi. Alla firma del documento hanno partecipato il sindaco Bruna Sibille, la Giunta comunale, il presidente del consorzio Masino Testa e il direttore dell’Ascom Luigi Barbero.
Ha commentato il primo cittadino: «La volontà di tutta l’Amministrazione è quella di portare avanti nel tempo un’iniziativa che è partita nel 1992 quando Bra, con una scelta lungimirante, decise di tenere aperto il macello pubblico». Poi aggiunge: «Una decisione coraggiosa a garanzia di qualità e sicurezza, che ha fatto sì che il numero di macellerie in città non sia diminuito, ha mantenuto la presenza dei veterinari dell’Asl presso la struttura e ha contribuito alla promozione della carne e della salsiccia di Bra, eccellenza universalmente riconosciuta».
Unanime il commento del presidente del consorzio Testa e del direttore generale dell’Ascom Barbero: «Quello braidese è probabilmente l’unico macello d’Italia gestito da un consorzio di macellai, una realtà preziosa, patrimonio dell’intera città».
La convenzione prevede un contributo annuale di 8mila euro a sostegno dell’attività dei macellai e del macello braidese, soprattutto alla luce dei necessari e periodici interventi di adeguamento della struttura. I prossimi interventi prevedono la revisione dei soffitti, la sostituzione delle piastrelle che si sono rotte, il controllo delle rotaie sulle quali scorrono le mezzene delle bestie macellate, quello delle porte delle tre grandi celle frigorifere e delle relative pedane.
Aggiunge Testa: «Interverremo anche sulle fognature, che devono essere ripulite dal grasso animale, che potrebbe intasarle». Poi conclude: «Questi interventi, concordati con gli addetti del servizio veterinario, che operano costantemente nel macello per garantire l’elevata qualità della carne e la corretta modalità di trattarla, sono possibili grazie al contributo comunale, alla nostra autotassazione e ai proventi delle macellazioni che si effettuano annualmente e che ormai superano quota 1.400».

v.m.

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