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Ecco come la diocesi albese ha speso i soldi dell’otto per mille

RENDICONTO Ogni anno la Cei (Conferenza episcopale italiana) affida alle diocesi una somma – proveniente dalle firme dei contribuenti relative all’otto per mille a favore della Chiesa cattolica – da utilizzare per le necessità locali di culto e pastorale e per le attività caritative. Gli importi destinati alla diocesi albese per l’esercizio 2018 sono stati di euro 519.098,97 per il capitolo “culto e pastorale” ed euro 500.278,22 per “interventi caritativi”.

Nella riunione del 16 maggio, il Consiglio diocesano per gli affari economici, presieduto dal vescovo, ha approvato il rendiconto sul 2018, che si può consultare integralmente sul sito (www.alba.chiesacattolica.it) e che sarà pubblicato sulla Rivista diocesana. Qui ne forniamo una sintesi. Oltre che garanzia di correttezza nell’amministrazione, il rendiconto vuole essere espressione di riconoscenza a quanti con la loro firma in occasione della dichiarazione dei redditi contribuiscono al mantenimento delle strutture, alla realizzazione delle attività di culto e di pastorale, infine, rendono possibile il sostegno a persone e famiglie bisognose, che si rivela particolarmente urgente in questo periodo di prolungata crisi.

Esigenze di culto e pastorale: per la conservazione o restauro di edifici di culto e altri beni culturali ecclesiastici sono stati erogati 50mila euro per la cattedrale di San Lorenzo in Alba. La manutenzione straordinaria di case canoniche e locali di ministero pastorale ha assorbito 95mila euro: San Martino in La Morra, San Giovanni Battista in Ceresole d’Alba, San Grato in Cherasco e il palazzo vescovile. Mentre sono state aiutate per 49.023,02 euro le seguenti parrocchie: San Ponzio in Barolo, Santi Pietro e Bartolomeo in Pezzolo Valle Uzzone, San Bartolomeo in Castagnole delle Lanze, San Vittore in Bra, San Giovanni Battista in Castagnito, Santissima Annunziata e Madonna di Loreto in Cerretto Langhe.

Agli Uffici diocesani della Curia, sezione servizi generali e servizi pastorali (segreteria diocesana, giovani e vocazioni, catechesi, liturgia, musica sacra, famiglia, cultura, ecumenismo, salute, scuola, beni culturali ed edilizia di culto, sociale e lavoro, amministrativo ed economico, ministranti, ufficio stampa e sito Internet, promozione al sostegno economico) sono andati 98.210,65 euro.

Ecco come la diocesi albese ha speso i soldi dell’otto per mille

Al Seminario diocesano è stato dato un contributo di 40mila euro; 19mila sono stati utilizzati per i missionari fidei donum e per una borsa di studio al Seminario di Iasi in Romania; 5.265 euro per la formazione permanente di sacerdoti e diaconi; 5.492 euro per il discernimento propedeutico di un giovane e le esperienze missionarie di due diaconi transeunti; 350 per la conclusione di studi di un sacerdote. Per il Museo diocesano 16mila euro, per la biblioteca 9.100 euro e 6mila per l’archivio storico. A sostegno della Casa di spiritualità di Altavilla e della Casa opere diocesane Monsignor Re (via Mandelli) sono stati erogati 30mila euro.

Ci sono stati poi i contributi agli organismi interdiocesani e regionali che vengono sostenuti proporzionalmente dalle diocesi (Conferenza episcopale piemontese, Facoltà teologica, Seminario interdiocesano, Istituto superiore di scienze religiose, Studentato teologico interdiocesano, Tribunale ecclesiastico interdiocesano), per complessivi 73.942,61 euro. Infine, sono stati dati contributi per 22mila euro totali alle seguenti associazioni e realtà: comitato Giovanni Paolo II, Amci, Padre Girotti, Famigliarmente, Forum provinciale associazioni familiari, Intonando, Scuola di umanizzazione della medicina, comunità Pie discepole del divin Maestro.

Interventi caritativi: euro 59.173,27 per la carità del vescovo, euro 50mila alla diocesi per realizzare una Casa di accoglienza per parenti dei degenti presso l’ospedale di Verduno; euro 100mila sono stati erogati alla Caritas diocesana per il Centro di prima accoglienza; euro 5mila per la pastorale dei nomadi; alla Migrantes sono andati euro 40mila. Un contributo alla Residenza di Rodello di euro 11mila. A sette vicarìe sono stati erogati 140mila euro totali per i centri di ascolto e le Caritas. Completano il quadro i contributi ad associazioni e realtà varie per un totale di euro 96mila: Marta e Maria, San Martino, Sant’Arsenio, Casa famiglia Santa Chiara di Narzole, La carovana, Liberamente sportivi Asd, L’accoglienza, Bottega di Elia, Arcobaleno, centro culturale San Paolo e Società di vita apostolica Figlie della Madre di Gesù.

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