CORTEMILIA Le circa 140 curve sulla strada per Alba conteggiate dall’indimenticato sindaco Carlo Dotta e diventate il simbolo della lotta per avere una viabilità migliore. Le tante battaglie della Valle Bormida contro l’inquinamento causato dall’Acna di Cengio. Il dramma dell’alluvione del 1994 e la lunga ricostruzione. Il rilancio della zona legato alla nocciola e al vino dei terrazzamenti. E, ancora, i successi nella pallapugno e nell’atletica e tante notizie che paiono minori, ma non sono meno importanti. Tutti aspetti di vita cortemiliese che, in oltre un secolo, Gazzetta d’Alba ha raccontato e che l’hanno portata, domenica scorsa, a ricevere il premio Fautor Langae, assegnato dalla Confraternita della nocciola nella giornata conclusiva della fiera dedicata al prodotto simbolo della zona.
Un riconoscimento, come ha ricordato il gran maestro della Confraternita Ginetto Pellerino, rivolto a enti o persone che hanno promosso il territorio e i suoi prodotti. Quest’anno, per scelta unanime della confraternita, la scelta è caduta su tre testate storiche del panorama dell’informazione regionale: Gazzetta d’Alba, La stampa e il Tgr Piemonte. «Abbiamo deciso di premiare i media che da sempre accompagnano la nostra vita e che hanno un ruolo essenziale per raccontare un territorio in decisa crescita», ha aggiunto Pellerino.
A ritirare il riconoscimento (consegnato dall’assessore albese Carlotta Boffa), il nostro condirettore Maria Grazia Olivero: «È un premio molto apprezzato: da quasi 140 anni parliamo di questa zona. E il giornale si è trasformato insieme al territorio. Oggi siamo la seconda testata on-line della provincia, ma siamo ancora ben radicati sulla carta e vogliamo continuare a esserlo». Per il Tgr era presente il direttore Tarcisio Mazzeo e per La stampa il responsabile della redazione di Cuneo Massimo Mathis.
La motivazione del premio a Gazzetta sottolinea il forte legame che esiste tra il giornale e la gente di Langa e Roero. «Una delle domande che giornalmente si sente più spesso ripetere nelle vie e nelle piazze dei paesi di Langa è: “È già arrivata la Gazzetta?”. Una domanda che dice tutto dell’attaccamento che gli abitanti di queste colline nutrono per Gazzetta d’Alba, che ha avuto un ruolo importantissimo come organo di informazione per un vasto territorio del basso Piemonte, che va dal santuario del Todocco ai confini della provincia di Torino. Un ruolo comunicativo a cui si deve aggiungere quello sociale e culturale, che ha contribuito in modo significativo alla crescita di una Langa, un tempo della Malora, ora Patrimonio dell’umanità Unesco», scrivono gli organizzatori nella motivazione, letta dal nostro collaboratore Fabio Gallina.
Un’informazione (prima solo settimanale e cartacea, ora anche quotidiana grazie alla versione digitale) proposta, come hanno ribadito gli organizzatori, «sempre mantenendo fede alla linea cristiana tracciata da don Giacomo Alberione e proseguita con coerenza, portando nelle case le informazioni sugli avvenimenti locali e affrontando in modo trasparente e obiettivo problemi sociali, politici, religiosi e culturali, fornendo importanti occasioni di confronto e dibattito».
Corrado Olocco
