ALBA Il mondo brucia, accartocciato sotto uragani e perturbazioni caotiche, scioglimento del permafrost artico, congestionamenti da plastica e Co2 atmosferica. Un miscuglio di sintomi provocato dall’anteposizione degli interessi economici a quelli ecologici. Greta Thunberg, adolescente svedese che ha mostrato al mondo la solitudine dissidente di chi non accetta gli abusi del potere, è riuscita a metà settembre per l’ennesima volta radunare milioni di persone in piazza: Stati Uniti, Australia, Brasile, Italia e così via.
La manifestazione era l’ultimo anello di due anni di mobilitazioni, nate dal solitario sciopero scolastico di Greta per sensibilizzare la classe politica sull’emergenza climatica: l’iniziativa si chiama Fridays for future e sta mutando la consapevolezza globale sull’urgenza della questione. Anche Alba ha partecipato, soprattutto a marzo con centinaia di bandiere e persone nelle strade. Venerdì 27 settembre studenti e attivisti ambientali occuperanno ancora il centro storico. Spiega uno degli organizzatori, Gioele Giachino: «Alle 9 ci ritroveremo in piazza Duomo, poi sfileremo in corteo per le vie del centro fino al termine della marcia in Zona H dove sono previsti vari interventi. Un anno fa Greta era sola a manifestare fuori dal parlamento svedese, in questi giorni milioni di giovani sono scesi e scenderanno nelle piazze di tutto il mondo per chiedere impegno e concretezza. Il nostro intento è quello di sensibilizzare e informare su un tema urgente come quello ambientale, che richiede un intervento da parte di tutto lo scenario politico-economico, ma che chiama anche noi comuni cittadini ad agire e a farlo adesso, perché “non esiste un pianeta B”».
Roberto Aria