ALBA Botta e risposta tra l’ex sindaco di Alba e ora consigliere regionale Maurizio Marello e il sindaco di Priocca e senatore Marco Perosino. Oggetto della discussione l’astensione del centrodestra in Senato sulla votazione per l’istituzione della commissione contro l’odio voluta dalla senatrice a vita Liliana Segre. Perosino come tutti i senatori di Forza Italia si è astenuto in fase di votazione.
Marello ha chiamato in causa il forzista: «Da cittadino italiano e da consigliere regionale mi piacerebbe conoscere il comportamento del Senatore Perosino, eletto nel collegio del nostro territorio con il centrodestra. Si è astenuto come i suoi colleghi sulla mozione Segre? È rimasto seduto come i suoi colleghi di fronte a una testimonianza vivente dell’olocausto? La domanda non è provocatoria. E sarei sinceramente felice di ricevere due no come risposta. Desidero sapere. Anche da ex Sindaco di Alba, città medaglia d’oro per la lotta partigiana».
La risposta di Perosino non si è fatta attendere, il Senatore non le ha mandate a dire all’interlocutore: «Devo ricredermi: siete sempre comunisti, voi del Pd, per lo meno nel metodo. Mi pare di capire che avete già costituito la commissione, costituito il tribunale e sentenziato come si devono comportare tutti gli altri, di cui voi rispettate le regole, se sono come le vostre o meglio se accettano le vostre, “sic et simpliciter”». Perosino aggiunge: «Maurizio, tu sai come sono i meccanismi di aula e di partito di maggioranza e opposizione. Non si è giunti a una mozione unitaria, noi abbiamo sostenuto la nostra che il Pd ha bocciato e che contiene qualcosa in più, rispetto a quella di Segre e Pd e cioè prevede anche che si parli di cristianofobia, del destino di Israele rispetto ai regimi non democratici che lo circondano, pronti a divorarlo».
Perosino a questo proposito cita due articoli con le interviste al magistrato Carlo Nordio e al senatore Paola Binetti e conclude: «Stai certo che sono tranquillamente antifascista e che condanno l’antisemitismo in maniera assoluta. Mi pare che tutta questa storia, complici i media di sinistra, quasi tutti, sia un’arma distrazione di massa rispetto ai disaccordi nel Governo sulla legge di bilancio».
Marcello Pasquero
