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Carlo Bo: 2 milioni e mezzo subito a imprese e famiglie

Il sindaco di Alba si toglie qualche sassolino ribattendo a quanti lo accusavano di non destinare fondi per la crisi da Covid: ecco invece cosa si farà entro poche settimane

Carlo Bo: 2 milioni e mezzo subito a imprese e famiglie

PIAZZA DUOMO  Due milioni e mezzo di euro che dalle casse comunali andranno alle famiglie e alle aziende subito. Il sindaco Carlo Bo aveva promesso di destinare parte dell’avanzo d’amministrazione – 6,6 milioni di euro in tutto – per il sostegno nell’emergenza coronavirus.

«Durante il Consiglio siamo stati attaccati dall’opposizione e accusati di essere immobilisti, ma come sanno bene i consiglieri di minoranza, prima di tutto occorre verificare gli equilibri di bilancio, cosa che avverrà nel consesso ipotizzato tra il 18 e il 23 maggio. In quell’occasione si dovrà decidere l’ammontare dell’avanzo per il sostegno a famiglie e imprese»: si toglie insomma un sassolino dalla scarpa il primo cittadino, che anticipa a Gazzetta d’Alba come saranno suddivisi i contributi, tutti a fondo perduto.

«Si tratta di un’idea di massima, perché vogliamo aiutare i settori meno sostenuti dalla Regione, con il Riparti Piemonte, e dal Governo, con il decreto Rilancio: siamo pronti a cambiare in corsa e a confrontarci con l’opposizione, ma l’entità dello stanziamento sarà di 2,5 milioni di euro, mentre la stessa cifra sarà accantonata per gli equilibri di bilancio (si tratta di un decimo delle entrate correnti). Rimarranno poi a disposizione 1,6 milioni di euro dall’avanzo e circa 300mila euro che abbiamo raccolto grazie alle aziende albesi o agli istituti di credito come Banca d’Alba: ulteriori due milioni che erogheremo in seguito, con interventi mirati».

I GENITORI

Il sindaco parte dalla categoria meno aiutata dallo Stato, quella dei bambini e dei ragazzi, per ora poco considerati dal Governo di Giuseppe Conte. «Ad Alba vivono quasi 4mila giovanissimi under 16 anni: per loro stanzieremo 400mila euro, vale a dire 100 euro ognuno. Questo vuol essere un piccolo aiuto per i genitori che in questi mesi hanno dovuto fare i salti mortali, in mancanza delle lezioni scolastiche in aula. Il Consiglio stabilirà se erogare 100 euro per tutti o se prevedere diversi scaglioni in base al reddito, ma preferirei un contributo generale, perché i disagi hanno coinvolto tutte le famiglie», spiega Bo, che aggiunge: «Altri 200mila euro saranno messi in pista per le attività come Estate bimbi. Il rispetto delle normative ci imporrà un numero maggiore di educatori e non possiamo non farci trovare pronti».

160mila euro saranno poi destinati al rifinanziamento dei buoni spesa, dopo aver distribuito i 167mila euro arrivati dallo Stato. Ricordiamo che è ancora possibile richiedere gli aiuti per la spesa della prima tranche –fino alle 12 del 15 –da parte dei nuclei che non abbiano già presentato l’istanza, secondo i requisiti e le condizioni in vigore. La richiesta dovrà avvenire tramite l’apposito modulo disponibile sul sito del Comune – www.comune.alba.cn.it – nella sezione Situazione coronavirus ad Alba, da inviare, compilato e sottoscritto, all’indirizzo di posta certificata comune.alba@cert.legal mail.it. Chi è impossibilitato a inviare il modulo potrà contattare gli uffici civici al numero 0173-29.22.43 oppure allo 0173-29.22.47 (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30). Inoltre, sul fronte dell’assistenza, a chi non potrà fare fronte alle spese saranno destinati 300mila euro, con il sostegno di Egea per pagare bollette e affitti: un terzo sarà erogato tramite il Consorzio socioassistenziale.

I GIOVANI

Bo precisa: «Abbiamo previsto 100mila euro per incentivare il lavoro dei giovani. In totale, alle famiglie destineremo un milione di euro, che saranno erogati direttamente. Per gli incentivi previsti per le imprese sarà necessario aprire bandi, ma assicuro che saranno semplici e veloci per arrivare con gli aiuti a chi ne ha bisogno in poche settimane».

Aiuti a turismo e commercio, per guardare al futuro

In primo piano Carlo Bo mette il turismo, il settore più colpito dall’emergenza coronavirus e quello che fornisce lavoro a un gran numero di imprese e addetti nell’Albese.

«Registriamo il successo dell’iniziativa messa in piedi con Aca e Banca d’Alba per il prestito a un tasso vicino allo zero, senza costi, fino a 60mila euro. Questa misura permetterà a tante piccole attività di avere liquidità e scongiurerà molte chiusure. Da imprenditore sono convinto che per le aziende servano fondi subito; sottolineo che i contributi del Comune sono a fondo perduto», commenta il sindaco.

Per il turismo Piazza Duomo metterà in campo 200mila euro. In parte serviranno per iniziative di rilancio e in parte saranno erogati a fondo perduto alle attività turistiche, parametrati alla tassa di soggiorno versata negli ultimi anni. «La fetta più grande, circa 350mila euro, sarà invece prevista per rimborsare la Tari a tutte le attività ferme nell’emergenza: per queste abbiamo pensato a un rimborso di tre mensilità», spiega Bo, introducendo un’altra novità: «150mila euro saranno destinati alla restituzione della tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Nel 2020, tutti i proventi da dehors saranno restituiti agli esercenti. Dovremo incassarli per questioni di equilibrio di bilancio, ma li rimborseremo subito. Stiamo valutando come ampliare le aree all’aperto per i locali, facendo accordi con Parcheggi Italia».

E poi, ancora: 50mila euro andranno per il rimborso della Tosap per i banchi del mercato che hanno subito la chiusura delle aree da marzo a inizio maggio, in misura maggiore ai banchi non alimentari, i più penalizzati. Il sindaco precisa che la manovra per dehors e Tosap da 200mila euro potrebbe non essere necessaria, se il rimborso sarà previsto nel decreto Rilancio del Governo di Giuseppe Conte.

«In questo caso aumenteremo i fondi per altri interventi su categorie che abbiano subito gli effetti dell’allerta Covid-19. Al momento, prevediamo un contributo a fondo perduto di 100mila euro, ma faremo il possibile per aumentare questa cifra», garantisce Bo.

A essere incentivati potrebbero essere cinema, discoteche, palestre, agenzie di viaggi e altre aziende particolarmente penalizzate. Non mancherà un sostegno ai nove borghi cittadini per compensare i mancati introiti da Vinum: 2.500 euro ognuno, per 22.500 euro. A completare i contributi comunali per fare ripartire la città c’è una spesa di oltre 300mila euro per interventi di comune utilità: sanificazione di parchi, attrezzature e manutenzioni nelle scuole, in vista della ripresa delle lezioni.

«Nel complesso puntiamo a mettere in campo 2,5 milioni di euro; siamo pronti a sederci al tavolo con la minoranza per apportare eventuali correzioni o integrazioni. Sono convinto che non siano molti i Comuni a poter investire risorse di questa entità, consapevoli che avremo quasi altri due milioni di euro da spendere tra qualche settimana, se sarà necessario. Interveniamo senza bloccare i lavori pubblici, a eccezione di piazza Michele Ferrero», conclude il sindaco, che ufficializza così lo slittamento al 2021 dell’intervento di rifacimento dell’ex piazza Savona, per non pregiudicare la stagione estiva delle attività.

Marcello Pasquero

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