Per Francesca lo stage aziendale si è sviluppato in smart working

Per Francesca lo stage aziendale si è sviluppato in smart working

TESISQUARE La formazione professionale regionale prosegue a distanza con il percorso di formazione tecnica superiore (Ifts) per diventare tecnico trasfertista, corso gestito dal Cnos-Fap salesiano di Bra.

I venti allievi stanno in maniera variegata proseguendo il loro percorso. Sono 8 gli studenti che dal 14 febbraio sono tornati in azienda per l’apprendistato formativo, mentre per Francesca Bordino è stato attivato un percorso di stage in smart working presso la Tesisquare, che ha sede a Roreto di Cherasco.

Francesca, può descrivere cosa significa l’esperienza di stage in smart working?

«Rappresenta per me una sfida alle tradizionali dinamiche nel mondo del lavoro. Il continuo coinvolgimento dell’azienda su progetti prima analizzati in ufficio, ha consentito la prosecuzione del mio stage a distanza senza interruzioni, sebbene con modalità diverse».

Quali sono state le esperienze che ha vissuto con Tesisquare?

«Tesisquare ha predisposto una serie di coinvolgimenti in Web conference su progetti attivi differenti: in questo modo ho potuto partecipare da un lato a pianificazioni d’attività, incontri di analisi e presentazione di progetti ai clienti, nonché sessioni di formazione individuali con i colleghi per continuare a essere allineata sugli sviluppi dei relativi argomenti».

Come cambia l’esperienza in smart working rispetto a quella in presenza della prima parte del suo stage?

«Sebbene in prima battuta venga a mancare il contatto umano – aspetto importante in un percorso di inserimento, perché permette di conoscere le persone con cui si dovrà collaborare –, credo che l’approccio e gli strumenti schierati dall’azienda abbiano comunque consentito la possibilità di continuare a confrontarsi, rendendo così l’operatività nei fatti del tutto paragonabile a quella precedente all’emergenza».

Michele Crosetti ed Elio Becchis, dirigenti di Tesisquare, commentano: «L’esperienza di smart working specifica con l’Istituto di formazione tecnica superiore è stata sicuramente una sfida, che però siamo riusciti ad affrontare in modo ottimale. L’esperienza di smart working è nuova nell’azienda, non solo per quanto riguarda questo stage nello specifico, ma per tutti i colleghi che si sono ritrovati a dover svolgere il lavoro da casa e sono riusciti a organizzarsi al meglio. Nel caso specifico di Francesca, l’organizzazione mirata delle attività da parte del suo responsabile ha reso possibile un ottimo risultato».

Quali sono le potenzialità metodologiche dello smart working?

«Il progresso e l’evoluzione tecnologica hanno modificato in modo radicale il nostro approccio, non solo alla vita quotidiana, ma anche a quella lavorativa. L’interesse e le potenzialità dello smart working riprendono aspetti legati al tempo, al risparmio dello stesso e alla miglior organizzazione, che permette un bilanciamento della vita privata con quella lavorativa».

«Siamo molto soddisfatti», ha commentato Valter Manzone, direttore del Centro di formazione professionale dei Salesiani di Bra, «della capacità degli allievi, delle aziende e della nostra struttura, per aver saputo rispondere con prontezza a questa situazione straordinaria. Si tratta di nuove sfide e di nuove opportunità, che certamente tutte le componenti sapranno cogliere al meglio».

Franco Burdese

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