Tutto fermo nel carcere di Alba: Taricco (Pd) interroga il Ministro

Tutto tace sul destino del carcere albese
Il carcere Montalto di Alba

ALBA Il senatore cuneese Mino Taricco (Partito democratico) ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della giustizia Alfonso Bonafede sul futuro del carcere di Alba. Dopo la chiusura del 2016 per i casi di legionellosi oggi l’istituto di pena, nonostante garanzie e rassicurazioni, continua ad avere limitata funzionalità e ad avere incertezza sul futuro. «Il carcere di Alba – spiega Taricco – che attualmente può ospitare 33 detenuti ma ne ospita fino a 45, doveva essere sottoposto a operazioni di ristrutturazione ed adeguamento dell’immobile, secondo il Piano di edilizia penitenziaria 2018 che definiva l’intervento albese di priorità massima. Poco si è mosso e le istituzioni locali da tempo lamentano la mancanza di informazioni certe sul futuro della struttura».

Il senatore Taricco eletto vicepresidente  della Commissione per la semplificazione«Per questi motivi ho voluto interrogare il Ministro per avere risposte a tempi e percorsi per riportare il carcere di Alba al suo corretto uso penitenziario, in condizioni di assoluta sicurezza per tutti gli operatori e nei tempi più celeri, ed evitare così che le attività e i percorsi intrapresi negli anni sul territorio e per tutta la comunità locale non vengano vanificati», conclude Taricco che ha consegnato insieme ai colleghi Andrea Ferrazzi, Valeria Fedeli, Francesco Giacobbe, Mauro Laus, Alessandro Alfieri, Caterina Biti, Valeria Valente, Francesco Verducci, Monica Cirinnà, Anna Rossomando, Paola Boldrini, Roberta Pinotti, Vito Vattuone, Daniele Manca, Gianni Pittella, Tatiana Rojc, Dario Stefano e Tommaso Nannicini.

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