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Coronavirus: attivo il punto di Gallo per i tamponi di chi rientra dall’estero o di chi è stato in contatto con positivi

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Immagine d'archivio

GALLO GRINZANE Una lunga coda di auto in attesa davanti ai cancelli della sede di Asava, l’associazione che raggruppa gli autisti volontari di mezzi di soccorso, nei pressi della sede della multinazionale Dromont. A bordo, nella prima mattina di oggi, mercoledì 19 agosto, persone che dovevano sottoporsi al tampone anti-Covid di rientro da viaggi all’estero, o perché entrati in contatto con pazienti risultati positivi al virus. «L’Asava ha messo a disposizione dell’Asl le strutture e fornisce supporto logistico» a parlare è Daniele Blengio, presidente del sodalizio, che motiva così le lunghe code avvistate. «Il nostro coinvolgimento avviene nell’ambito del progetto “Drive Through”, promosso dalle autorità sanitarie. Dei prelievi si occupa personale dell’Asl: in un primo momento, le sedi erano itineranti, oggi Gallo-Grinzane è uno dei punti d’appoggio». Come funziona il nuovo protocollo lo spiega il direttore dell’Asl Cn2 Massimo Veglio: «le persone non scendono dall’auto, per evitare contatti». Obiettivo: neutralizzare sul nascere eventuali focolai: «si fanno molti più tamponi rispetto alla prima fase in cui mancava questa possibilità» riprende Veglio e conclude «ci sono anche altri punti attivi nell’esecuzione dei test».

Davide Gallesio   

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