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In Piemonte si va verso la didattica a distanza al 100% alle superiori

In Piemonte si va verso la didattica a distanza al 100% alle superiori

TORINO Didattica a distanza al 100% alle superiori, per tutte le classi. È il provvedimento su cui sta lavorando in queste ore la Regione Piemonte, che potrebbe adottare una nuova ordinanza al riguardo dopo il confronto con l’Ufficio scolastico regionale. Il provvedimento dovrebbe essere in vigore da lunedì 2 al 24 novembre, data di scadenza del Dpcm nazionale.

«La curva dei contagi cresce giorno dopo giorno e disegna scenari imprevedibili. Per questo valutando i dati sanitari il presidente Cirio ha deciso per precauzione di estendere la didattica a distanza, utilizzando un approccio corretto». A dirlo il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Fabrizio Manca, a proposito del ricorso alla Dad al 100% per le superiori.

«Sono state condivise le mie proposte di salvaguardare l’attività in presenza dei laboratori e per gli alunni con bisogni educativi speciali, per i quali le scuole valuteranno le misure organizzative più adatte a ciascuna situazione», aggiunge Manca. Le misure e l’andamento della situazione saranno valutati man mano e mercoledì sarà attivato un tavolo con tutti dirigenti del secondo ciclo. «Le scuole – conclude – sono già state informate e sono pronte ad affrontare questo momento con tranquillità e noi siamo sempre pronti a dare supporto».

Altro provvedimento che prenderà il Piemonte riguarda la riduzione al 50% dei posti disponibili sui mezzi del trasporto pubblico. Oggi bus e treni possono far salire l’80% dei passeggeri rispetto alla capacità.

«Vogliamo garantire un letto e un ricovero adeguato a tutte le persone che si ammalano». Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ospite della trasmissione Ore 14 su Rai 2. «Come nella prima fase del lockdown, nonostante difficoltà di marzo e aprile, abbiamo curato tutti, vogliamo continuare a curare tutti», sottolinea il governatore. «Abbiamo circa 5.400 posti di bassa intensità, ma di fronte a una proiezione molto elevata di occupazione degli ospedali, abbiamo attivato l’Esercito, aggiungendo altri 200 posti letto. Il tutto in via preventiva». Quanto alle cure non Covid-19, Cirio ricorda che quella di mettere in coda alcuni interventi è stata «una scelta obbligata», ma che il  Piemonte garantisce su tutto il territorio «gli interventi salvavita e tutti gli interventi oncologici che non possono essere ritardati».

«La possibilità di un nuovo lockdown è proporzionale alla nostra capacità di rispettare le regole», ha concluso Cirio parlando in Tv. «Tutto dipende da come uno si comporta, dobbiamo limitare i contatti che non sono essenziali, dobbiamo indossare la mascherina e tenere le distanze dalle persone che non sono nostre conviventi».

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