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A Pinerolo il vescovo sospende la presenza dei fedeli a Messa

Monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo
Monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo

MESSA Cresce il dibattito tra i credenti cattolici sull’opportunità di partecipare in sicurezza alle celebrazioni in chiesa, specie dopo l’inserimento del Piemonte nella zona rossa. Il vescovo di Pinerolo, monsignor Derio Olivero, e il pastore valdese della città hanno sospeso per due domeniche la presenza dei fedeli alle celebrazioni. «Il Governo non ha chiesto a noi cristiani della zona rossa di sospendere le celebrazioni festive. Sono consapevole che abbiamo questo diritto. ma io chiedo ai fedeli di fare volontariamente un passo indietro e di rinunciare per due domeniche a questo diritto, per contribuire a un bene comune, cioè il contenimento del contagio. So che è un sacrificio grande», spiega Olivero. «Preghiamo di più, preghiamo incessantemente per noi e per tutti, in particolare per quelli che soffrono. Riscopriamo, nella necessità, la preghiera in casa. Troppi cristiani l’hanno dimenticata. Riscopriamo la lettura della Parola, nella quale ci viene incontro Cristo stesso. Non possiamo radunarci in chiesa, ma possiamo radunarci in casa».

L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia è di parere opposto: «L’Eucarestia è il centro della vita e della fede cristiana, non ha alternative e non può essere sostituita da null’altra. Se le chiese possono rimanere aperte e si può celebrare, si celebra», ha dichiarato in un’intervista.

Non si mette in discussione la sicurezza che ogni realtà ecclesiale ha adottato per la sicurezza, piuttosto si mette in discussione il comportamento delle persone, che al termine delle celebrazioni, si ferma a parlare in gruppi più o meno grandi e ciò è pericoloso.

Lino Ferrero

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