In Piemonte la campagna vaccinale si svolgerà in quattro fasi (VIDEO)

In Piemonte la campagna vaccinale si svolgerà in quattro fasi

TORINO Dopo il punto con il Governo e con il commissario Domenico Arcuri, è stato definito il piano nazionale per la campagna vaccinale contro il Covid-19, che si articolerà in diverse fasi. Il Piemonte l’ha reso noto durante la conferenza stampa di questo pomeriggio, 4 febbraio.

In Piemonte la campagna vaccinale si svolgerà in quattro fasi 1

Si parte dalla fase 1A, destinata al personale dipendente del sistema sanitario nazionale e alle residenze per anziani, in corso in questo momento e la cui conclusione è prevista per il 21 febbraio, data entro il quale è prevista la somministrazione di entrambe le dosi a tutti i destinatari, tramite i vaccini Pfizer e Moderna. Nel frattempo, il Piemonte ha voluto aggiungere una fase 1B, che si prevede di completare per il 15 marzo, destinata a tutte le altre professioni rientranti in ambito sanitario, come farmacisti, dentisti, ostetriche, veterinari e biologi. Si arriva così alla fase 1C, fondamentale perché rivolta a tutti i piemontesi con più di 80 anni, che in Piemonte sono circa 360mila, la fascia di popolazione più a rischio di sviluppare l’infezione con conseguenze gravi: per loro, le vaccinazioni potranno iniziare dal 21 febbraio, terminata la fase 1A.

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Nel frattempo, nella settimana dell’8 febbraio, con l’arrivo delle prime 20mila dosi del vaccino Astrazeneca, partirà la fase 3: destinata al personale scolastico, a chi fa parte di servizi essenziali, come le forze dell’ordine, ma anche nelle carceri, nelle comunità e alle persone con patologie moderate. Requisito fondamentale è l’età massima di 55 anni, la fascia di popolazione nel quale è stata verificata l’efficacia del prodotto sviluppato da Astrazeneca. Rimane la fase 2, destinata agli over 60, ai soggetti fragili e a rischio, così come al personale scolastico ad alta priorità: secondo il cronoprogramma, le vaccinazioni a questa fascia di popolazione potranno cominciare una volta terminate le vaccinazioni agli ultraottantenni, con i vaccini Pfizer e Moderna. Unica fase ancora da definire è la 4, che permetterà di estendere la campagna vaccinale a tutte le persone non rientranti nelle fasce precedenti.


In questo momento, la sfida alle porte è quindi quella di vaccinare tutti gli over 80, secondo un piano illustrato in Piemonte dall’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi: «Fondamentale l’accordo regionale stipulato con i medici di medicina generale, che dal 21 febbraio saranno in prima linea su questo fronte. Ciascun medico definirà gli elenchi degli over 80 da vaccinare secondo una serie di priorità prestabilite, caricando i dati sulla piattaforma regionale. A questo punto, le aziende sanitarie fisseranno gli appuntamenti e li comunicheranno al medico e al paziente, tramite sms, email o lettera». Le vaccinazioni non avverranno negli studi medici, ma in punti prestabiliti, dove verrà organizzata l’attività di vaccinazione dei medici: per l’Asl Cn2, i due punti vaccinali saranno gli ex ospedali di Alba e Bra, le attuali case della salute. Sul territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero, parliamo di 14.249 ultraottantenni. Ha precisato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio: «Sarà fondamentale la puntualità nella consegna delle dosi, dal momento che il sistema è pronto a partire al massimo grazie alla collaborazione dei medici di famiglia: non dimentichiamoci che, in due e mesi e mezzo, i 3.200 medici piemontesi hanno somministrato circa un milione di dosi di antinfluenzale».

Francesca Pinaffo

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