L’ospedale apre ai nuovi medici: col 5 per mille attivati corsi di specializzazione

L’ospedale apre ai nuovi medici: col 5 per mille attivati corsi di specializzazione

SALUTE Sei borse di studio per medici neolaureati, che potranno specializzarsi rafforzando, allo stesso tempo, l’organico in corsia. Per la campagna del Cinque per mille, la fondazione Nuovo ospedale Alba-Bra continua a puntare sulla formazione dei sanitari da immettere nei ranghi dell’ospedale Michele e Pietro Ferrero.

Donare non costa niente. Basta appena indicare, sulla dichiarazione dei redditi, il codice fiscale della fondazione (90041890048). L’iniziativa nasce per curare una della malattie più gravi del sistema sanitario italiano: la carenza di specialisti nei nosocomi, un fatto evidenziato anche dalla pandemia.
La mancanza di borse di specializzazione impedisce ai medici di proseguire nel loro percorso di apprendimento, creando una strozzatura che, ogni anno, taglia fuori giovani motivati. Dinamica illustrata da Luciano Scalise, direttore della Onlus, nata nel 2008 per supportare il polo di Verduno: «Sostenere un laureato, in un percorso di durata compresa fra i quattro e i cinque anni, costa all’Università fra i 102 e 128mila euro». Per questo l’ente ha deciso di assumersi un impegno economico da 800mila euro e finanziare, nel loro cammino post laurea, sei studenti.

«Per fare fronte alle esigenze dell’ospedale Ferrero, insieme alla direzione generale dell’Azienda sanitaria, abbiamo individuato sei specialità a cui verranno destinate le borse di studio: due saranno per il reparto di anestesia, rianimazione e terapia intensiva, una per la medicina interna, una per quella d’emergenza, un’altra per la pediatria, l’ultima per la ginecologia». Tutti percorsi della durata di cinque anni, che porteranno sei giovani sanitari nel nosocomio di Alba e Bra, dove lavoreranno e apprenderanno, apportando il loro contributo ai servizi del polo.

Nelle scorse settimane, a Verduno, è arrivata Beatrice Rossi, ventisei anni, originaria di Verzuolo: è il primo medico che proseguirà il suo percorso grazie alla fondazione, prestando servizio nel reparto di pediatria. Fondamentale, in questo senso, è stata la donazione da 130mila euro del Credito cooperativo di Cherasco, affiliato da tempo alla Onlus: le prime borse di studio rientrano infatti nell’iniziativa Adotta un medico, lanciata a fine 2019 dalla Regione, per l’aumento dei posti di specializzazione nelle università piemontesi. Il progetto pone come condizione, per i laureati che accederanno al sostegno, la stipula di un accordo a prestare servizio per almeno cinque anni in una struttura ospedaliera del Piemonte. La fondazione è stata il primo ente ad aderire alla campagna, incominciata con una cena benefica alla quale hanno preso parte diversi donatori privati locali: una rete che si cerca di ampliare per raggiungere l’obiettivo prefissato.

«La campagna di donazioni del 2020 è stata influenzata dalla pandemia, attendiamo ancora di conoscerne gli esiti. Anche per questo, nel 2021, rilanciamo il nostro messaggio: vogliamo riuscire ad attivare tutti e sei i posti disponibili al Ferrero, ma ci servono nuove entrate, possibili solo con il sostegno delle comunità».

Concetto ribadito anche dal presidente, Bruno Ceretto: «Sanità e istruzione sono i due pilastri su cui investire per rilanciare il Paese: sentiamo il dovere di assumere questo impegno per dare al nuovo ospedale contenuti di livello attraverso le figure professionali. Per questo ribadiamo l’invito a donare, rinnovando così il vincolo di fiducia che, da sempre, ci unisce al territorio». Per promuovere la campagna è stato diffuso anche un video: una rappresentazione simbolica della corsa di giovani sanitari verso il Ferrero.

Francesca Pinaffo

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