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Mercoledì 14 in Regione si vota per cambiare la legge contro la ludopatia

Il Pd cuneese chiede «un passo indietro» e la cancellazione della proposta.

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REGIONE PIEMONTE Mercoledì 14 aprile il Consiglio regionale del Piemonte porterà in discussione la modifica alla legge regionale numero 9 del 2016, riguardante il “Contrasto al gioco d’azzardo patologico”. La decisione, presa senza consultare le commissioni preposte e le associazioni che vigilano sull’argomento, segue la protesta messa in atto il 18 marzo da un migliaio di lavoratori del settore, che erano scesi in piazza a Torino sotto lo slogan «Gioco legale, gioco sicuro». Massimiliano Pucci, presidente di Astro (Associazione degli operatori del gioco lecito), nell’occasione aveva dichiarato: «Bisogna abrogare una legge regionale che, dopo oltre tre anni dall’entrata in vigore, non ha funzionato, con uno spostamento della domanda verso l’offerta illegale e con nessun effetto nella lotta alla ludopatia».

Il leghista Leone primo firmatario

Il consigliere regionale leghista Claudio Leone, primo firmatario della legge di modifica, contesta soprattutto la retroattività del provvedimento votato nel 2016.

La Regione sta cercando di accelerare i tempi poiché, per le sale da gioco e scommesse con autorizzazione rilasciata dall’1 gennaio 2014 al 27 ottobre 2016, le norme in materia entreranno in vigore il prossimo 20 maggio, ossia cinque anni dopo la promulgazione della legge.

Cosa prevede attualmente la legge

La L.R. 9/2016 prevede limitazioni per la collocazione di dispositivi volti alla pratica del gioco d’azzardo. Nei comuni fino a 5mila abitanti bisogna rispettare la distanza di 300 metri dai luoghi sensibili (scuole, strutture sanitarie, luoghi di culto, sportelli bancomat, stazioni) e da quelli di aggregazione giovanile, mentre nei centri più grandi tale distanza sale a 500 metri. Altri divieti riguardano la promozione, la pubblicità e l’oscuramento delle vetrine.

Contrari alla modifica Movimento 5 stelle e Partito democratico

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Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Ivano Martinetti

Molte le voci di protesta contro le modifiche alla legge. Ivano Martinetti, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, sostiene da sempre i provvedimenti di contrasto alla piaga del gioco d’azzardo.

La segreteria provinciale cuneese del Partito democratico ha espresso «profondo sconcerto per la proposta a firma del consigliere leghista Claudio Leone», affermando che la legge «negli ultimi quattro anni ha permesso di proteggere milioni di euro di risparmi dei cittadini piemontesi e di ridurre in modo significativo i casi di persone vittime di ludopatia. Un esempio virtuoso di politica che ha difeso gli interessi dei propri cittadini non piegandosi alle pressioni del mondo del gioco d’azzardo. Ora la giunta Cirio parla di stravolgerla e, per timore che le audizioni esterne possano rivelare dati scomodi e metterla in cattiva luce, convoca in anticipo la votazione, tagliando le audizioni».

In conclusione, il Pd cuneese chiede che il consigliere Leone e la Regione Piemonte «facciano un passo indietro e cancellino la proposta: i bisogni dei cittadini, in questo momento, sono ben altri».

Davide Barile

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