Un pensiero per domenica. A settembre si riparte

PENSIERO PER DOMENICA – XXIII TEMPO ORDINARIO – 5 SETTEMBRE

Siamo tutti in attesa della ripresa delle attività. Il mese di settembre sarà il banco di prova da tanti punti di vista: scolastico, economico, sociale, ecclesiale. Le letture bibliche della prima domenica del mese offrono stimoli e suggerimenti che proviamo a cogliere.

Un pensiero per domenica. A settembre si riparte

Il coraggio e la speranza. Il Secondo Isaia canta in questa pagina (35,4-7), definita dagli studiosi «Apocalisse di Isaia», la marcia nel deserto degli esuli provenienti da Babilonia. L’itinerario si trasforma in una processione corale, simile agli annuali pellegrinaggi gioiosi verso Gerusalemme. Noi sappiamo che, nella realtà, l’esperienza è stata molto più dura: al termine di una fatica terribile ci si è trovati dinanzi a una terra devastata, con una capitale, Gerusalemme, da ricostruire. Anche per noi la ripartenza sarà dura: il Covid-19 ha aggiunto devastazioni e macerie a una realtà già problematica. Avere coraggio e speranza significa gettare lo sguardo oltre, guardando gli eventi con l’occhio di Dio: il deserto dell’esistenza può rifiorire sotto l’azione del suo amore. Il Vangelo ci indica come rispondere.

Attitudine all’ascolto. È il suggerimento del Vangelo di Marco (7,31-37), in cui si racconta un miracolo di guarigione di Gesù, che ridona a un sordomuto l’udito e la parola. Per ripartire e ricostruire occorre innanzitutto ascoltare: prendere atto della realtà, di tutta la realtà, anche di quella che non trova spazio in televisione o su Internet. Molto efficace, al riguardo, la pagina di Giacomo (2,1-5), con l’invito molto concreto a non fare favoritismi, almeno nelle assemblee liturgiche. Si tratta, praticamente, di ascoltare la voce, a volte il grido di aiuto, di chi è meno fortunato, di chi soffre. Notiamo ancora che secondo il Vangelo, il sordomuto viene «portato» a Gesù: ci sono emergenze che possono essere colte solo se qualcuno si fa interprete del disagio e prende l’iniziativa.

Confronto e dialogo. Dopo l’udito, la parola è il secondo dono di Gesù. Non c’è modo più efficace di affrontare i problemi che comunicare, dialogare, confrontarsi. Ovviamente è fondamentale che tutti possano parlare, esprimere liberamente la propria opinione o il proprio punto di vista: il miracolo di guarigione può toccare tutti. Il pensiero corre, a questo punto, al cammino sinodale che si avvierà nelle prossime settimane. Per espressa indicazione di papa Francesco, segnerà il prossimo anno liturgico, che dovrà essere un tempo di ascolto e di dialogo in vista di urgenti cambiamenti.

Lidia e Battista Galvagno

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