Cirio annuncia: «I piemontesi riceveranno un Sms per la terza dose»

Studenti e docenti, “tutti potranno ricevere il vaccino”

TORINO Di fronte alla possibilità di ricevere la terza dose a cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale, a prescindere dall’età, la Regione Piemonte ha deciso di cambiare le modalità di prenotazione, con un obiettivo ben chiaro: mantenere un ordine di priorità  tra i cittadini. Lo ha spiegato il presidente della Regione Alberto Cirio, durante la conferenza stampa convocata per oggi, lunedì 29 novembre: «Fino a questo momento, la strategia nazionale di vaccinazione prevedeva un’organizzazione per fasce, partendo dalle persone più anziane per arrivare ai più giovani. Dal 1° dicembre, con riferimento alla terza dose, questo meccanismo verrà meno, perché ci si potrà prenotare a ogni età, purché siano passati 150 giorni dalla somministrazione della seconda dose: questo significa che, con la modalità di prenotazione online attraverso il portale regionale, un diciottenne potrebbe prenotarsi prima di un settantenne, creando una distorsione del sistema che vogliamo evitare, dal momento che il nostro obiettivo è mettere al riparo prima di tutto i più fragili, per poi coprire tutte le fasce d’età».

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È così che si arriva alla nuova strategia piemontese: maturati i cinque mesi, cioè 150 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, ogni cittadino riceverà un messaggio sul telefono con l’appuntamento per la terza dose, in uno dei centri vaccinali del territorio in cui risiede. «Dal momento in cui si raggiungono i cinque mesi, c’è una finestra temporale di quattro mesi entro i quali il green pass rimane valido, dal momento che la sua durata è scesa a nove mesi, per effetto del nuovo decreto-legge. E, soprattutto, i quattro mesi garantiscono una copertura vaccinale dal punto di vista sanitario, come chiarisce il Comitato tecnico-scientifico. Alla luce di ciò, è evidente che la data di convocazione dipenderà  da  una serie di fattori, a partire dall’età: è evidente che chi ha 60 o 70 anni sarà convocato per una data più ravvicinata ai cinque mesi, rispetto a una persona di 20 o 30 anni che non presenta alcun tipo di priorità», ha spiegato Cirio.

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In caso di problemi rimane valida la possibilità di modificare la data sul portale regionale ilpiemontetivaccina.it. Fanno eccezione a questo meccanismo i piemontesi che rientrano nelle fasce per le quali è previsto l’obbligo vaccinale: il personale sanitario e, con il nuovo decreto, anche personale scolastico e forze dell’ordine. «Per queste persone, che riceveranno comunque il messaggio di convocazione, è possibile anche vaccinarsi in accesso diretto presso gli hub vaccinali territoriali, senza alcuna prenotazione, a partire dal 1° dicembre». Rientrano nella possibilità dell’accesso diretto anche le persone con green pass in scadenza delle 72 ore successive. Per tutti, a prescindere dalla data di convocazione tramite Sms, sarà possibile prenotarsi e ricevere la terza dose presso una farmacia aderente alla campagna vaccinale, così come presso il proprio medico di famiglia, se è un vaccinatore. Così come si potrà accedere, sempre su prenotazione, agli open day organizzati in hub pubblici o privati con riferimento a determinate categorie di persone.

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«Se, attraverso questi canali, una persona riceverà la terza dose prima della data di convocazione, il sistema verrà aggiornato in automatico», ha spiegato Cirio. Per chi, a prescindere dall’età, si è già prenotato sul portale regionale e ha già ricevuto un appuntamento, nessun cambiamento all’orizzonte: rimarrà valida la data ricevuta in sede di prenotazione, a prescindere dall’entrata in vigore del nuovo meccanismo. Per chi ha raggiunto i 5 mesi dalla seconda dose e non si è ancora prenotato, gli arriverà il messaggio con la data per la terza dose, secondo il nuovo sistema. In totale, sono 3milioni di piemontesi che dovranno ricevere la terza dose: di questi, 1,4 milioni hanno già il requisito temporale per riceverla e oltre 570mila l’hanno già ricevuta ad oggi. Riguardo alla copertura vaccinale, l’82,5 per cento dei piemontesi con più di 12 anni ha completato il ciclo vaccinale. Rimangono ancora 500mila persone che hanno scelto di non aderire alla campagna, “una cifra per fortuna sempre più bassa», hanno commentato dalla Regione.

Francesca Pinaffo

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