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Il divieto di pesca al temolo prorogato fino al 2024

CUNEO Il divieto alla pesca del temolo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 in tutte le acque della provincia di Cuneo. La decisione, assunta dall’ufficio caccia e pesca della Provincia, prende atto del perdurare della situazione di crisi che colpisce le popolazioni dei Timallidi. Malgrado il divieto di pesca persista da anni il temolo non è ancora riuscito a ripopolare i corsi d’acqua del Cuneese, un tempo ricchi di questo pesce. Il divieto rimarrà fino a quando la presenza sarà almeno pari a quella registrata dal monitoraggio del 1988-89.

Il divieto di pesca al temolo prorogato fino al 2024
Esemplare di temolo (foto Provincia)

Il temolo è un pesce di media grandezza, considerato molto pregiato per le sue carni ed è una specie molto sensibile alle condizioni ambientali delle acque. Anche per questo il suo areale si è notevolmente contratto negli ultimi cinquant’anni. In Italia è presente una varietà cromatica endemica chiamata temolo “pinna blu” che un tempo era presente anche nella Granda in tutti gli affluenti di sinistra del Po e in altri torrenti, ma a causa della minor qualità delle acque, delle diminuzioni delle aree di riproduzione naturale e della riduzione delle portate dei corsi d’acqua, non si è ancora numericamente ripreso. Questo importante timallide richiede un adeguato livello di acqua corrente, in alcuni casi compromesso da periodi di siccità o prelievi idrici a vari scopi.

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