Gorzano studia le api nel loro habitat naturale

Gorzano studia le api nel loro habitat naturale

SAN DAMIANO D’ASTI È nata nel 2019, nella frazione Gorzano, l’Associazione apistica naturale italiana, raccogliendo la grande passione dei fondatori e il desiderio di affrontare nuove sfide in un mondo sempre più minaccioso verso le api. Il progetto Rewilding apis per l’inserimento in natura dell’insetto che è al servizio dell’uomo da migliaia di anni si collega direttamente con le aziende agricole che possono offrire un supporto alle colonie attraverso una politica agricola sostenibile. A spiegare il progetto è Cristian Andriaji, apicoltore naturale e presidente dell’associazione Aani.

Quali sono le finalità?
«Usiamo delle arnie create specificamente per inserire l’Apis mellifera in ambienti protetti, seguendo le ultime ricerche sulla scelta del nido migliore da parte delle colonie. Gli alveari si sviluppano in autonomia e offrono alle aziende interessate un servizio gratuito di impollinazione».

Il progetto ha anche delle finalità scientifiche?
«Rewilding apis si propone di individuare le colonie che, geneticamente, sono adatte a vivere senza nessun intervento da parte dell’uomo. Il processo di selezione naturale è la chiave per risolvere numerosi problemi che le api devono sopportare come: l’inquinamento genetico dei tratti di interesse apistico e la bassa adattabilità al territorio. Un altro obiettivo scientifico è quello di studiare la vita della colonia senza l’intervento umano così da capire come può cambiare il modo di fare apicoltura per renderla a misura d’ape».

Cosa chiedete alle aziende che aderiscono al progetto?
«Chi ospita le colonie si assume la responsabilità di non utilizzare trattamenti che possono uccidere le api e, se possibile, adottare una agricoltura sostenibile, rivolta all’ape e all’uomo».

Come si sviluppa il progetto nelle aziende?
«L’intenzione è di partire ad aprile con una colonia per ogni azienda poi si valuterà l’aumento delle arnie che vengono fissate agli alberi per garantire la tranquillità delle colonie e non rappresentare una minaccia per animali o persone».

Gli agricoltori interessati al progetto possono telefonare al 347-78.99.496 oppure inviare una mail a aani.associa zioneapistica@ail.com.

Elena Chiavero

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