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La nomina di Rabino all’Ente turismo accende il dibattito nel consiglio albese

Mariano Rabino
Mariano Rabino

ALBA «Vorrei capire da dove nasce la scelta del nuovo Consiglio di amministrazione dell’Ente turismo, in particolare del presidente Mariano Rabino. La politica deve stare fuori da certe scelte: per un comparto fondamentale per il nostro territorio come il turismo, il nostro biglietto da visita nel mondo, servono competenza e merito». In apertura del Consiglio comunale del 29 aprile, dopo la comunicazione del sindaco Carlo Bo a proposito delle nuove nomine per l’Atl locale, il consigliere di Uniti per Alba Claudio Tibaldi non ha usato giri di parole.

Di fronte agli occhi un po’ basiti degli altri colleghi consiglieri, il rappresentante del Pd ha proseguito: «Se mi chiedo il perché di questa nomina, una risposta ce l’ho, ma non posso accettarla. Serve dare spazio alle capacità, soprattutto quando si riceve il testimone da un fuoriclasse come Luigi Barbero. Il fatto che il voto del presidente sia arrivata all’unanimità, non significa che ci sia davvero unità: al sindaco Carlo Bo chiedo di sorvegliare su queste nomine, perché magari qualcuno ha dato per mandato queste nomine e i soci non si sono potuti esimere. Stiamo giocando sulla pelle del territorio e dei cittadini».

Il riferimento è andato anche a Mauro Carbone, il direttore dimissionario: «Gli chiederò se la scelta di dimettersi è stata spontanea o dettata dalla situazione», ha aggiunto Tibaldi.

Sempre dai banchi dell’opposizione, commenti più velati sono arrivati da Rosanna Martini: «Squadra che vince non si cambia: qui cambia tutto. Dopo un periodo così lungo di presidenza di Barbero e di direzione di Carbone, non possiamo che guardare con preoccupazione a questi cambiamenti. Ci auguriamo che il nuovo Consiglio di amministrazione possa essere all’altezza».

Lo ha ribadito il collega Fabio Tripaldi: «Perdere insieme presidente e direttore non faciliterà certo i compiti del nuovo Cda».

Dopo gli interventi, così ha risposto il sindaco Carlo Bo: «Io penso che Mariano Rabino debba essere giudicato alla fine dei tre anni: se guardiamo il suo curriculum, è di tutto rispetto. Penso che abbia tutte le capacità per fare il presidente dell’Ente turismo: rientrare dopo anni di assenza dal mondo politico può farlo apparire come un nome riciclato, ma non credo sia così. In più, non credo che umanamente sia giusto giudicarlo in anticipo. È vero che una squadra vincente non si cambia, ma forse si poteva cambiare dopo così tanti anni. Come sindaco di Alba, monitorerò sull’andamento della situazione e sul rispetto del programma che il nuovo presidente presenterà».

Francesca Pinaffo

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