SAN CASSIANO «Il volume della discoteca Caveau è troppo alto»: è questo il messaggio che sintetizza le lamentele degli abitanti del quartiere San Cassiano. A spiegare quanto accaduto è il presidente del comitato, Gianfranco Cassinelli: «Capisco molto bene che, dopo due anni di privazioni, i giovani vogliano recarsi in luoghi di divertimento, ed è positivo che esistano attività rivolte a loro. Ma, se già sabato 4 giugno siamo stati disturbati, l’11 si è superato ogni limite: il volume era altissimo e la musica è durata fino alle 4.30. I residenti del circondario sono molto allarmati, io abito a circa ottocento metri dal locale e ne sentivo i suoni benissimo. Il sindaco Carlo Bo mi ha consigliato di convocare una delegazione di abitanti per parlare del problema».
Nella percezione del disagio ha sicuramente influito «il fatto che, essendo estate, si tengano le finestre aperte. Mi è sembrato, poi, che alcuni rumori arrivassero da altri locali. Tale situazione si è verificata soltanto al sabato, non in altre serate. Ma i residenti erano infuriati», prosegue Cassinelli.
Il comandante dei Vigili Antonio Di Ciancia conferma di aver ricevuto tali segnalazioni. «Abbiamo parlato con la proprietà del locale chiedendo di rifare la relazione sull’impatto acustico, documento da inoltrare all’Arpa. Credo non sia più adeguata, oppure che abbiano cambiato gli impianti o il limitatore di diffusione sonora. Li abbiamo diffidati dall’usare questi volumi e penso che le lamentele siano giunte anche ad altre Forze dell’ordine. Se occorrerà effettueremo dei controlli e possiamo sanzionare per disturbo della quiete pubblica e del riposo delle persone».
Dall’ufficio ambiente del Comune, l’architetto Italo Sobrero riferisce: «Possiamo effettuare verifiche se ci recapitano esposti scritti. Al momento non ne sono pervenuti. Dovessero arrivarne, la procedura richiede di interpellare l’Arpa per le verifiche. Esposti legati al volume delle discoteche, anche in passato, ne sono mai pervenuti, soltanto lamentele. Richieste scritte erano giunte solo per locali dove, alla chiusura, gli avventori continuano a stazionare, o per problemi domestici, come un condizionatore troppo rumoroso».
Tra le altre esigenze portate alla luce dal comitato San Cassiano c’è «la mancata pulizia dei pozzetti stradali; in corso Piave, oltre all’accumulo di terriccio, sono affiorate delle erbe. E, infine, le persone si lamentano della pulizia carente, sia per quanto riguarda lo spazzamento sia per la rimozione dei rifiuti», conclude Cassinelli.
Davide Barile
