COVID Nell’ultimo aggiornamento sulla situazione epidemiologica della Regione, i valori del Piemonte continuano a essere tra i più bassi in Italia. L’incidenza è a 208,1 casi ogni 100mila abitanti, il più basso insieme a Lombardia, Lazio e Toscana, inferiore rispetto al valore nazionale (259,8). Il dato è in crescita rispetto alla settimana scorsa, risente, come ogni anno, delle oscillazioni sulle diagnosi di positività dovute alla settimana di Ferragosto. Tuttavia rimane inferiore ai numeri registrati quindici giorni fa.
In miglioramento e nettamente inferiori ai valori nazionali anche i dati relativi ai posti letto ordinari impegnati: 4,6 per cento, mentre l’occupazione delle terapie intensive rimane stabile a 1,1 per cento. La positività ai tamponi è al 7,7 per cento.
I dati diffusi da Arpa sulle analisi dei campioni prelevati il 22 agosto dalle acque reflue anche nel depuratore di Cuneo evidenziano la dominanza di Omicron 5 e la presenza di mutazioni appartenenti ad alcune varianti. Si continuano a rilevare anche alcune mutazioni specifiche della variante Omicron 4.
Nella settimana dal 22 al 28 agosto i casi medi giornalieri nella provincia di Cuneo sono stati 172. In totale i casi registrati negli ultimi sette giorni sono 1207 con un aumento del 20,1 per cento (+202). In aumento anche la città di Torino e le province di Biella, Novara, Vercelli e Torino. La fascia di età più colpita è quella 70-79 anni. In questo caso si registra una diminuzione del 41,7 per cento rispetto ai valori di inizio mese e un aumento del 9,4 rispetto alla settimana scorsa.
Il Piemonte resta in testa alla classifica nazionale per numero di quarte dosi somministrate alle platee autorizzate a livello nazionale che hanno già maturato i tempi necessari. Salgono a oltre 400mila le persone che hanno ricevuto la vaccinazione. In farmacia, dal 26 aprile sono state somministrate circa 16mila quarte dosi. Le prenotazioni sono circa 1.600.
Elisa Rossanino