
IL FESTIVAL «In un tempo come il nostro, minato prima da una violenta pandemia ed ora da una guerra che interrompe un lungo periodo di pace, parlare di poesia potrebbe apparire anacronistico o quantomeno inessenziale». Così Francesco Cordero, presidente dell’associazione Intonando, annuncia la conferenza stampa di presentazione del festival Profondo Umano: appuntamento a mercoledì 31 agosto (ore 18) nella sala consigliare del Comune di Alba. La rassegna inizierà a settembre e proseguirà nelle settimane successive.
Continua Cordero: «A nostro modo di vedere i forti disequilibri che stiamo vivendo, insieme alle nuove fragilità che li accompagnano, sono la conseguenza di una perduta capacità di vivere in armonia – poeticamente appunto – lo spazio di realtà del quotidiano. Perché la poesia non è solo un genere letterario ma soprattutto una modalità differente di stare al mondo, di stare nella comunità in maniera più consapevole, matura e pacifica. Al centro delle attuali crisi troviamo senz’altro la mancanza di ascolto dei nostri più radicati bisogni spirituali e interiori, cosa che a sua volta ci induce a proiettare all’esterno le guerre che abbiamo dentro».
Durante la conferenza stampa verrà annunciato il programma del festival, strutturato lungo una serie di incontri che accompagneranno il pubblico in un viaggio nella spiritualità, in codici linguistici differenti, in mondi interiori supplementari rispetto all’ordinario. Conclude Cordero: «Abitare poeticamente il mondo è il titolo di un delizioso quanto bellissimo libro di Christian Bobin, scrittore e poeta francese: la seconda edizione di Profondo Umano intende approfondire questa frase non solo utilizzando la parola ma anche attraverso incontri, laboratori, eventi pop e camminate letterarie».
Matteo Viberti
