La birra del Piemonte è tra i prodotti agroalimentari tradizionali

La birra del Piemonte è tra i prodotti agroalimentari tradizionali
Diego Botta contitolare del birrificio Kauss di Piasco

BIRRA Buone notizie per la birra del Piemonte, dopo l’approvazione della scheda tecnica è stata inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) piemontesi. L’annuncio sul bollettino ufficiale della Regione è di alcuni giorni fa.

La proposta era partita nel giugno 2021 dal Consorzio di tutela e promozione della Birra origine Piemonte, costituito nel 2019 dopo un lungo lavoro di confronto e su forte impulso della Cia Cuneo con il presidente Claudio Conterno e il direttore provinciale Igor Varrone.  Il consorzio è composto in totale da quattordici aziende, di cui otto operano nella provincia Granda.
«La nostra proposta di Pat partiva da una ricerca storica sulla produzione di birra in Piemonte, le cui origini risalgono a fine Ottocento», ha commentato Diego Botta, contitolare del birrificio Kauss di Piasco, «I funzionari e i dirigenti della Regione, con la consulenza dell’Università e di altri enti, l’hanno valutata confermando le radici storico- culturali- produttive della bevanda». L’approvazione e il riconoscimento ottenuto dall’ente preposto coronano un lungo percorso aggiungendo un tassello concreto.

Secondo la scheda tecnica il prodotto dovrà avere alcune caratteristiche. In particolare le materie prime dovranno essere coltivate in Piemonte e dovranno essere seguite le tecniche produttive storiche, come la maturazione a freddo e l’uso di acqua non trattata. Tutti gli associati potranno ora, rispettando le regole previste dalla scheda tecnica, produrre la bevanda con la denominazione: Birra del Piemonte.

Il prossimo obiettivo è il raggiungimento del marchio di Identificazione geografica protetta (Igp) conferito dall’Unione Europea. Nel breve tempo si punta alla promozione del prodotto e alla condivisione del percorso di filiera con realtà di altre regioni.
In Italia esistono già altre tre Pat per la birra mentre non ci sono Igp. Qualora si raggiungesse il riconoscimento, quello del Piemonte sarebbe il primo per il nostro Paese.

Elisa Rossanino

 

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